Il ministro dello Sport è scettico su un ritorno in campo a breve termine. E questa volta pone il veto anche sulla preparazione di gruppo degli atleti
“Domani proporrò di prorogare per tutto aprile il blocco delle competizioni sportive di ogni ordine e grado. Ed estenderò la misura agli allenamenti, sui quali non eravamo intervenuti perché c’era ancora la possibilità si tenesse l’Olimpiade. Lo sport non è solo il calcio e il calcio non è solo la Serie A. Destinerò un piano straordinario di 400 milioni allo sport di base, alle associazioni dilettantistiche sui territori, a un tessuto che sono certo sarà uno dei motori della rinascita”. Sulle pagine di La Repubblica, il ministro per lo Sport Vincenzo Spadafora mette regole più rigide per gli atleti lanciando un monito sul mondo del calcio.
Parlando infatti delle grandi discussioni che si stanno affrontando in Serie A e in tutte le altre Leghe, il ministro ha sottolineato che le squadre della massima serie “hanno già sbagliato quando era il momento di fermarsi, devono capire che nulla sarà più come prima. Da loro mi aspetto che le richieste siano accompagnate da una seria volontà di cambiamento: le grandi società vivono in una bolla, al di sopra delle loro possibilità, a partire dagli stipendi milionari dei calciatori”.