Il presidente dell’Assocalciatori esprime parere contrario alla disputa dei match anche a porte chiuse

La situazione legata alla diffusione del coronavirus in Italia e nel resto del mondo sta diventando sempre più critica con il passare delle ore. Durante la notte il Governo ha firmato un nuovo decreto che impone misure ancora più restrittive alla Regione Lombardia e ad altre 14 province italiane, vietando di fatto l’uscita dai suddetti territori se non per questioni di forza maggiore.

In tale contesto, il calcio professionistico è ripreso, con i match di Serie B e Serie C, e nella giornata di domenica – salvo ulteriori sorprese – dovrebbe veder disputare le 6 partite di Serie A della 26ª giornata che erano state rinviate. Fosse per il presidente dell’AIC (Associazione Italiana Calciatori) Damiano Tommasi, tuttavia, il carrozzone del calcio dovrebbe assolutamente fermarsi.

“Stamattina ho scritto a Giuseppe Conte, Vincenzo Spadafora, Giovanni Malagò. Gabriele Gravina, Paolo Dal Pino, Mauro Balata e Francesco Ghirelli – si legge sul profilo twitter di Tommasi -. Fermare il calcio è l’atto più utile al Paese in questo momento. Le squadre da tifare stanno giocando nei nostri ospedali, nei luoghi d’emergenza”.

Stamattina ho scritto a @GiuseppeConteIT , #vincenzospadafora, @giomalago , @gagravina, #paolodalpino, @BalataMauro, @FrancescoGhire2. Fermare il calcio è l’atto più utile al Paese in questo momento. Le squadre da tifare stanno giocando nei nostri ospedali, nei luoghi d’emergenza

— Damiano Tommasi (@17tommasi) March 8, 2020