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Laribi si racconta: “Venire a Bari non è stato semplice ma ora sono fiero dei colori che indosso”

Uno speciale del club biancorosso permette ai tifosi di conoscere meglio il numero 10 arrivato durante il mercato invernale

A lungo inseguito e arrivato soltanto verso la conclusione del mercato di riparazione, Karim Laribi ci ha messo davvero poco tempo per diventare un punto fermo nello scacchiere di Vincenzo Vivarini. Il fantasista italo-tunisino arrivato in prestito dall’Hellas Verona dopo aver trascorso la prima metà della stagione ad Empoli è immediatamente diventato un titolare nel Bari e ha subito dato il suo contributo in termini di inventiva, assist e gol.

LA FAMIGLIA E GLI ESORDI – Per farlo conoscere meglio al pubblico di fede biancorossa, SSC Bari ha dedicato uno speciale al suo numero 10 che si è raccontato a 360°: “Sono Karim, gioco a pallone mi diverto – esordisce così parlando di sé -. Mio papà è tunisino, mia mamma è sarda. Ho un fratello più grande di me con cui ho un rapporto davvero speciale, è un amico, ha cinque anni più di me. Sono nato e cresciuto a Milano fino a 16 anni, dopo ho iniziato il mio percorso calcistico. Ho avuto la fortuna di giocare a Londra con il Fulham, fare l’academy. Inizialmente è stata dura andare via di casa, perdere le serate con gli amici. All’estero, in particolare in Inghilterra, credo si divertano di più, la gente va allo stadio per passione non per sfogo. La vivono in maniera molto più easy. In Italia il tifoso vede il calcio come un insulto verso l’avversario, negli altri Paesi invece si pensa a supportare la propria squadra. Sono rientrato in Italia a 18 anni a Palermo dove ho fatto l’ultimo anno di giovanili e il primo anno di primavera. Ho trovato un ambiente positivo dove ho avuto ancora possibilità di crescere“.

PRESTO SPOSO – Laribi ha parlato anche della sua vita privata: “Nascerà un’altra famiglia tra qualche mese, a luglio mi sposo con la mia compagna Federica. Nella nostra famiglia è compresa anche una gatta molto affettuosa. Nei momenti in cui la mia fidanzata non c’è mi tiene tanta compagnia. I social? Non li bazzico tanto, mi piace guardare soprattutto cose fuori dal calcio, design d’interni, posti lontani. Non è la prima cosa che faccio appena sveglio”.

LA MAGIA SU PUNIZIONE – Dopo aver offerto uno spaccato del Karim meno conosciuto, il 10 torna ai temi di campo partendo dalla magia su punizione contro il Picerno: “In quel caso c’è stata un po’ di fortuna. Pippo Costa era accanto a me, mi ha detto ‘guarda che è lontano’, io gli ho detto ‘non ti preoccupare, vedrai che andrà bene’ ed è andata benissimo”.

IL “SÌ” AL BARI – Laribi ha parlato anche della scelta di accettare di scendere di categoria per vestire biancorosso aggiunge: “Venire a Bari è stato molto difficile perché non è semplice per un giocatore che fa tanti anni di B e pochi sprazzi di A tornare in Serie C ma ora sono soddisfatto e fiero di indossare questi colori”.

I COMPAGNI – Sul rapporto con i compagni: “Avevo già giocato con Schiavone a Cesena, Di Cesare mi ha menato un paio di volte da avversario (ride ndr). Gli altri non li conoscevo ma credo di essermi integrato bene. C’è rispetto con i miei compagni, cerco di aiutare il gruppo e trasmetto ciò che mi hanno trasmesso i più grandi. Ogni volta che entro allo stadio immagino la scena di Bari-Latina, per noi giocatori del Latina fu come giocare con un peso di 10 kg sulle spalle”.

SOGNO PROMOZIONE – Infine, sul sogno promozione: “La speranza è che tutto vada come deve andare e ritorni tanta gente allo stadio, specialmente ora che lo stiamo ristrutturando e diventerà una chicca del Sud. Siamo solo noi in primis con le nostre gesta e con le nostre prestazioni, non solo calcistiche, ma di agonismo, di voglia, come chiedono le persone, a dover trascinare tutto il contesto. Vedremo se tireremo una linea o se dovremo continuare”.

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