Continua il viaggio attraverso i racconti dei tifosi biancorossi. Oggi i ricordi e le speranze del noto docente barese
“Che belli i ricordi giovanili. I primi sul Bari sono del 1957, quando fin da piccolo andavo allo stadio. Ricordo anche la formazione: Magnanini, Baccari, Mupo, Cappa, Seghedoni, Mazzoni, De Robertis, Bredesen, Erba, Conti, Cicogna. Sono cose belle i ricordi giovanili”. Un bagno di nostalgia coglie Michele Buquicchio, notaio ed ordinario di diritto pubblico all’Università “Aldo Moro” di Bari. Anche lui porta i colori biancorossi nel cuore e come tutti ha vissuto gioie e dolori seguendo la squadra del galletto.
Ma sofferenze a parte anche Buquicchio incornicia i vari i doli del passato “da Biagio Catalano a Totò Lopez e poi la squadra di Catuzzi, quando dal nulla creò una squadra che ebbe grandi successi e che fu antesignano della “zona”, prima ancora di Sacchi e Zeman“.
Bari ha attraversato tanti cambiamenti nel corso degli anni. Buquicchio li ha vissuti, osservando quanto la città si sia portata al passo coi tempo per infrastrutture e servizi. Per porre la cosiddetta ciliegina sulla torta, però, servirebbe un’ulteriore gioia: “Bari è diventata una città con tante eccellenze: il porto, l’aeroporto, la stazione che sta facendo un restyling. Ci sono tante innovazioni che rendono orgogliosi noi baresi di appartenere a questa città. – afferma Buquicchio – Una città che sta catturando i turisti ma che ora ha bisogno di una squadra di calcio all’altezza. Con De Laurentiis dovremmo aver trovato la persona giusta perché crede nel rilancio di una squadra che può portare, ci auguriamo, a fare concorrenza al Napoli. Lui è stato uno dei pochi imprenditori che ha avuto il coraggio di rischiare in un momento in cui tutti gli imprenditori locali si sono tirati indietro”.
I fatti dicono altro
Speriamo