Il presidente biancorosso è intervenuto per commentare il risultato maturato al Granillo tra Reggina e Bari e non solo

C’era anche Luigi De Laurentiis tra le oltre 15mila persone che domenica pomeriggio hanno assistito alla sfida del Granillo tra Reggina e Bari. Alla fine, lo scontro al vertice del Girone C si è concluso con un pareggio che ha lasciato invariati gli equilbri. Bene è andata soprattutto alla squadra biancorossa che ha rischiato di finire nuovamente a -9, mentre grazie alla rete di Perrotta resta in scia degli amaranto.

Intervenuto ai microfoni di RadioBari, il patron dei galletti ha commentato così la gara dei suoi: “Direi che è stato un buon risultato. E’ un punto portato a casa contro la capolista. Sono soddisfatto dei nostri tifosi. Era una piazza difficile, è stata una partita molto fisica, c’è stata un po’ di paura da entrambe le parti. Ci sono state due azioni, una più pulita una un po’ più sporca. Hanno pareggiato anche dietro di noi, meglio di così non poteva andare”.

NERVOSISMO DENIS NORMALE – Hanno fatto scalpore le parole di German Denis dopo il fischio finale, ma De Laurentiis, che conosce bene l’argentino per i suoi trascorsi napoletani ha gettato acqua sul fuoco: “Con Denis ci siamo incontrati casualmente la sera a cena in un ristorante e ci siamo salutati tranquillamente. Credo che le parole siano dettate anche un po’ dallo stress di aver perso punti preziosi, trovo siano situazioni normali, umane, che fanno parte del calcio”.

PARTITA CONDIZIONATA DALLA PRESSIONE – Al Granillo il Bari non è riuscito a fraseggiare come di consueto anche per merito della Reggina: “Posso capire i tifosi, è un po’ frustrante anche per noi giocare palla lunga, volevamo acciuffare questi tre punti e andare a -3 ma c’è una pressione enorme da entrambe le parti. Credo sia stato normale vedere un gioco così in una partita del genere, tutti auspicavano uno spettacolo migliore, ma è normale sia andata così. Ora già pensiamo alla prossima in casa con la Virtus Francavilla sperando di vedere un gioco più calmo e ragionato”.

CONTINUA LA SERIE UTILE DEI GALLETTI – Pur non riuscendo a portare a casa i tre punti, il Bari ha ottenuto il 18° risultato utile di fila (eguagliando il record di Pirazzini del ’74-75 ndr): “Il nostro girone è complesso, c’è più di una squadra attrezzata. Noi abbiamo iniziato un buon lavoro, i risultati ci stanno dando ragione per cui non posso che essere contento. Siamo concentratissimi a mantenere questi risultati consecutivi. La Reggina aveva un campo abbastanza buono, quando si va su campi pieni di buche diventa più difficile esprimere il proprio gioco. Certe partite si trasformano in film d’azione. Ieri abbiamo portato a casa un punto prezioso, in questo campionato non ci si può distrarre un secondo”.

SPETTACOLO SUGLI SPALTI – Il presidente biancorosso ha commentato con soddisfazione lo spettacolo offerto dal pubblico del Granillo: “Credo che ieri ci fossero almeno 2000 baresi, fuori dallo stadio ho salutato tanti tifosi che hanno sostenuto un lungo viaggio. Sono contento di averli accanto. Molto bello anche il gemellaggio con i tifosi della Reggina, splendida la coreografia, vedere le due tifoserie che si stringono la mano idealmente dà una sensazione positiva dello sport, aldilà dei risultati. Si tifava insieme, è un bellissimo messaggio”.

CALCIOMERCATO E  NOVITÀ STADIO – LDL ha parlato anche a proposito del calciomercato (glissando) e degli interventi sullo stadio: “Il mercato? Stiamo finendo di lavorarci. Appena avremo notizie le comunicheremo, non vorrei aggiungere altro. Lavori al San Nicola? Sono molto contento di questo abbellimento che opereremo man mano sullo stadio. Con l’Assessore Petruzzelli ci siamo sentiti diverse volte, sono impegnati a seguire i lavori e ad evitare disagi tifosi. Ci sono progetti per abbellire lo stadio, fa parte del nostro progetto di crescita. Lato Bari stiamo continuando a lavorare sul museo, a breve spero di poter dare una data di lancio”.

LA SCOMPARSA DI KOBE – Un pensiero anche alla scomparsa di Kobe Bryant: “Sono rimasto sotto choc, ho giocato dieci anni a pallacanestro, è uno sport a me molto caro. Vivevo a Los Angeles quando la stella di Kobe è esplosa. Andai a vedere una partita allo Staples Center, mi ha toccato profondamente questo avvenimento, anche perché ha portato via un papà e una figlia oltre che una stella del basket”.