L’ex attaccante biancorosso, calabrese doc, fu tra i marcatori dell’unico precedente dei galletti contro la formazione cosentina.
E’ stato uno dei due eroi biancorossi nell’unica trasferta nella storia del Bari a Rende. Il 2 ottobre 1983 (in serie C) i galletti vinsero contro la formazione calabrese per 2-1. Ma furono i padroni di casa a portarsi in vantaggio con un rigore di Mauro. I biancorossi pareggiarono con Galluzzo e poi vinsero grazie alla rete di Messina. Proprio Giuseppe Galluzzo, calabrese di Siderno, ricorda quell’impresa. “Fu una gara dura”, afferma l’ex punta, oggi allenatore, ai microfoni di Telebari. “Certe squadre attendono il Bari in questa categoria come se fosse l’evento dell’anno. Era così 35 anni fa e la cosa non è cambiata adesso. Furono molto aggressivi, andammo in svantaggio, ma alla lunga prevalse il nostro tasso tecnico. Realizzai l’1-1 poi segnò Messina nel finale: Lele era il mio “gemello” in attacco, formavamo una coppia ben assortita”.
Galluzzo si proietta anche al match di domenica. “Probabilmente il Bari troverà una situazione ambientale difficile. Un avversario caricato dall’importanza della gara, nonché bisognoso di punti. Il campo non sarà dei migliori, conosco bene la zona. Ad ogni modo, i biancorossi non hanno altra scelta. Devono assolutamente vincere. La Reggina capolista è distante, ma ci sono ancora tante gare da giocare. Bisogna vincere a Rende e trovare continuità nei successi: la truppa di Vivarini ha tutto per riuscirci. Magari complicandosi la vita meno di quanto facemmo noi”.