Una trasferta avventurosa: il pubblico barese conferma numeri degni di ben altri palcoscenici
Sono arrivati in 334 al “Cibali”. Dopo aver trascorso ore di macchina e sfidato le intemperie di un tempo più che mai pazzo, tra improvvisi e violenti acquazzoni e rari squarci di un pallido sole. I tifosi del Bari hanno confermato ancora una volta di essere di ben altra categoria. Nel malcontento dei sostenitori di casa, si sentivano solo le loro voci: un sostegno incessante, malgrado oltre 535 chilometri sostenuti durante la giornata. Una presenza di rilievo, quindi. Un dato eloquente, considerando che il capoluogo etneo è la seconda trasferta più lontana nel raggruppamento, dopo Lentini.
Nel ranking degli spettatori stagionali, il Bari è saldamente primo con 79.958 spettatori registrati in sei gare interne, alla media di 13.326 spettatori a gara. Seguono, ma a debita distanza, Reggina e Ternana. Gli umbri precedono il Bari soltanto nella classifica degli abbonamenti: 12.005 tessere staccate per le fere, 7.806 per la società biancorossa. Tuttavia, la Ternana ha adottato una politica di prezzi sugli abbonamenti basata su importi del tutto popolari. Malgrado tale politica, il pubblico biancorosso ha sbaragliato nell’affluenza qualsiasi concorrenza