La squadra siciliana è appena passata di proprietà ma non ha una rosa completa, né un allenatore e si teme per il suo prosieguo in campionato
A sole ventiquattro ore dall’inizio del campionato il Trapani vive nell’incertezza della sua avventura in Serie C. E forse era davvero l’unica squadra a volere fortemente il rinvio per sciopero, prima proclamato poi revocato dall’Aic. In quella maniera ci sarebbe stata un’altra settimana per provare a mettere delle pezze a una tela già ampiamente strappata.
La situazione della squadra siciliana è davvero estrema. Un solo allenamento collettivo in un mese e che risale ad una settimana fa, il tecnico esonerato Daniele Di Donato, gli unici giocatori di valore, per un mercato in uscita a saldo, Evacuo, Pettinari, Luperini e Del Prete in rotta con la squadra. E addirittura con il medico sociale assente per malattia, che non potrà assistere i giocatori nelle procedure anti Covid e in vista dell’ispezione della Procura federale.
Una situazione paradossale che il nuovo presidente Pellino dovrà gestire in tempi record. La domanda ora però è: che squadra ci sarà contro la Casertana? Non si sa, probabilmente metà sarà la primavera. Ma a quel punto, finché non si comporrà una mezza squadra vera si potrà parlare di partite farsa, gare viziatissime da una formazione non certo professionistica che vive una storia societaria ingarbugliata e incerta. Il campionato non è ancora cominciato ma le polemiche hanno già preso il largo.