Centrocampisti simili tra loro e con difficoltà a integrarsi: la mediana biancorossa necessita di volti nuovi
C’è grande attesa per conoscere il futuro del Bari che dovrebbe vedere una schiarita importante all’inizio della prossima settimana, con il vertice romano programmato tra il presidente De Laurentiis e Scala. Da questo incontro dipenderà in gran parte l’indirizzo che prenderà la stagione 2020/2021 dei galletti, con l’eventuale conferma o separazione dall’attuale ds che avrà ripercussioni anche sulla riconferma di Vivarini o la decisione di puntare su un nuovo tecnico. Sicuramente potranno delinearsi con maggiore certezza quelle che saranno le strategie di mercato per la sessione estiva.
Un reparto dove il Bari dovrebbe intervenire a prescindere da chi sarà l’allenatore, è con ogni probabilità il centrocampo. Come riportato dall’edizione odierna della Gazzetta dello Sport, la mediana biancorossa nel campionato recentemente concluso era stata costruita con giocatori validi a livello di singoli ma che si sono dimostrati poco compatibili per caratteristiche, anche perché molto simili tra loro (si pensi a Bianco, Schiavone e Maita). Stagione negativa per Scavone e Folorunsho, mentre l’unico promosso è Hamlili, presente dalla D e ancora nei piani del club dopo il rinnovo.
Secondo la rosea, servono centrocampisti con maggiori capacità d’inserimento, un ‘cervello’ in grado di orchestrare la manovra e giocatori che garantiscano atletismo e e imprevedibilità, componenti che sono mancate o si sono viste solo a sprazzi nella scorsa stagione.