L’ex capitano biancorosso ha detto la sua sulla stagione che attende il Bari invitando a non soffermarsi sul k.o. di Avellino ma pensando piuttosto a una stagione che sarà piena di insidie
Dopo il passo falso di Avellino sembrano essersi addensate diverse nubi sul Bari e sul tecnico Giovanni Cornacchini. La sconfitta del Partenio brucia, tuttavia le va attribuito il giusto peso: anche se si trattava di una gara ufficiale, il match di Coppa Italia di Serie C (non un obiettivo della società) è stato utilizzato da Cornacchini per fare qualche esperimento tattico, vedere all’opera chi ancora aveva giocato meno e concedergli minutaggio.
Gran parte delle contestazioni derivano dal fatto che il Bari – a detta di tutta la critica sportiva – possiede una delle rose più attrezzate in assoluto nel panorama della Serie C, e per questo avrebbe dovuto aver facilmente ragione degli avversari, a prescindere dalla condizione e dagli uomini in campo. Ad ogni modo, c’è chi come Luigi Garzya, ex capitano del Bari, in biancorosso dal ’96 al 2000, conosce le criticità della categoria: “Più che della sconfitta di Avellino mi occuperei del fatto che sarà un campionato molto diverso dallo scorso – avverte dalle pagine di Repubblica Bari – Sulla carta l’organico che ha in mano Cornacchini ha una marcia in più, ma l’anno scorso avevano ottime squadre anche Catania, Reggina e Catanzaro. Sono ancora in C”.
Nelle prime due uscite ufficiali il Bari ha incassato tre reti, due nella sfida contro la Paganese, una contro l’Avellino. In particolare i due goal subiti al San Nicola hanno destato qualche allarme sulla tenuta difensiva (al Partenio, invece, il rigore è stato il frutto di una sfortunata deviazione con il braccio di Perrotta). Anche per questo, Garzya crede che in un reparto che può contare sull’esperienza di Di Cesare e su due difensori rocciosi come Sabbione e Perrotta (oltre al giovanissimo Esposito, alla prima stagione tra i pro). Garzya ritiene che un ulteriore rinforzo nel pacchetto arretrato non sarebbe un’idea malvagia: “Secondo me l’ultimo innesto arriverà in difesa, in attacco sono davvero tanti. In difesa un’alternativa in più può tornare utile”.
Riguardo a chi dovrà essere il trascinatore dei galletti in questa stagione, invece, l’ex difensore non ha alcun dubbio: “Mi aspetto tantissimo da Mirco Antenucci. Dovrà essere un trascinatore assoluto, come ha fatto alla SPAL”.