La situazione societaria del club granata, neopromosso in A ma ‘frenato’ dalla presenza della Lazio, può interessare da vicino anche i biancorossi in vista del futuro
Tempo di decisioni drastiche e definitive in casa Salernitana. Il club granata, neopromosso in A dopo la splendida cavalcata della scorsa stagione, ha bisogno di cambiare proprietà entro e non oltre la mezzanotte di venerdì 25 giugno (le normative NOIF vietano infatti la multiproprietà nel calcio: un soggetto – in questo caso Lotito, già presidente della Lazio – non può essere proprietario, direttamente o comunque indirettamente di due club che competono nello stesso campionato). Se ciò non avvenisse, la pena sarebbe l’esclusione dal prossimo campionato di A e di fatto l’annullamento di quanto fatto sul campo.
La novità più importante di queste infuocatissime ore arriva dagli Emirati Arabi, nazione dalla quale è arrivata un’offerta di 60 milioni per l’acquisizione del club: il gruppo Bein Zayed International, che in passato ha provato ad acquistare anche il Newcastle, ha spedito nella serata di mercoledì un’offerta ufficiale alle due società detentrici della Salernitana (Mezzaroma e Lotito) con copia alla Federazione italiana. Si tratta – stando a quanto si legge su Sky Sport – di una cordata, con quartier generale ad Abu Dhabi, a cui è associato il fondo lussemburghese (già conosciuto in Italia) Blue Skye.
La palla passa adesso tra le mani del patron Lotito, ma i tempi sono strettissimi. La situazione riguarda indirettamente da vicino anche il Bari, che con i De Laurentiis si trova nella stessa identica posizione dei campani (anche se essendo in C il problema per ora non si pone).
È tutto così fottutamente ridicolo…