Le parole del numero uno biancorosso in conferenza stampa alla vigilia della sfida decisiva con il Cagliari

OLTRE OGNI ASPETTATIVA – “La gioia è tantissima. Queste ultime settimane le ho vissute insieme al mister e alla squadra, ho vissuto delle emozioni forti e ho passato anche delle nottate insonni. Parliamo di un risultato importante, di un risultato che va oltre ogni aspettativa e che racconta la bontà di un gruppo che si è ritrovato a credere nel suo lavoro. Sono orgoglioso e sono certo che questo sia un gruppo diventato man mano solido”.

IL RAPPORTO CON LA PUGLIA – “Ero certo di poter ricostruire un brand. Sono stato in questi anni un grande ambasciatore della Puglia, di Bari e dei baresi, l’ho fatto con grande convinzione perché sono innamorato di questo ambiente, l’ho fatto ancora più con piacere quando ho parlato della Puglia all’estero”.

OBBLIGO DI CESSIONE IN CASO DI PROMOZIONE – “E’ un conflitto continuo con il cuore, è ovvio. Sapevamo dall’inizio che ci sarebbe stato questo rischio, nei mesi ho sentito parlare di freni a mano, abbiamo dimostrato che non c’era nulla di tutto ciò. Complottismo oggi è una parola che piace tanto alla massa, ma non c’è stato alcun complotto. Sono felice comunque, qualunque sia il risultato”.

BARI COME UN FILM DI NATALE – “Il regista è sicuramente il nostro allenatore Mignani, lo sceneggiatore è Polito, io ho fatto da produttore. Il film è nato bene. De Sica e Boldi sono Cheddira e Di Cesare, il nostro bomber e il nostro capitano. Ma in questa squadra tutti sono stati dei grandissimi protagonisti”.

GLI SCENARI PER IL FUTURO – “Ho costruito con il territorio un percorso di grande fiducia. Lavorare qui in questi anni è stato bello, mi auguro di poterlo fare ancora. Siamo però in mano a quello che accadrà, è ovvio che se dovesse andare positivamente consegneremmo alla città un premio molto importante. Cessione Napoli? Al momento sono dei film che non esistono. Il pubblico dovrà fidarsi del nostro operato come si è fidato fino ad oggi”.

BILANCIO – “Il bilancio è positivo: non amo le autocelebrazioni, ma è sotto gli occhi di tutti quanto fatto in cinque anni partendo dalla D. Avremmo potuto essere promossi prima dalla C alla B ma perdemmo in finale playoff alla prima stagione in C. E’ andato tutto oltre le mie aspettative, ma credo anche oltre le aspettative dei tifosi. Ritrovarci a giocarci la Serie A basta come bilancio”.

MIGNANI – “Il mister è un vincente: quando facciamo le nostre chiacchierate sulle partite siamo sempre sulla stessa linea di pensiero. Il nostro approccio è quello di avere sempre il coltello tra i denti. Siamo due ambiziosi, non si arriva terzi da neopromossi se non si è ambiziosi”.