Il tecnico biancorosso presenta in conferenza stampa il derby di domenica

Michele Mignani, allenatore del Bari, si proietta in conferenza stampa sulla partita di domenica contro la Fidelis Andria. Queste le sue parole:

IL PERCORSO – “Noi abbiamo iniziato un percorso iniziato dal ritiro e passato per il girone d’andata. Adesso stiamo arrivando in fondo, ad oggi stiamo facendo un bel lavoro, ma il lavoro non è concluso. Dobbiamo rimanere ancora concentrati su quella che è la partita con la Fidelis per chiudere nel migliore dei modi. Abbiamo ancora bisogno di punti, non dobbiamo pensare a nient’altro”.

LE EMOZIONI – “Oggi non provo ancora emozioni, provo la carica giusta per affrontare una partita fondamentale per il nostro percorso. Spero che possa arrivare un giorno in cui poter parlare con maggiore serenità, adesso ancora non è possibile”.

IL SAN NICOLA PIENO – “L’obiettivo della squadra doveva essere quello di riavvicinare il suo popolo. Questo doveva passare attraverso i risultati, risultati che sono stati possibili grazie al lavoro. Credo che la gente di questa squadra abbia apprezzato il modo in cui ha affrontato le partite e il modo in cui ha indossato questa maglia”.

MASSIMA CONCENTRAZIONE – “Da un punto di vista esterno se perdi con Catanzaro, Avellino o Palermo la sconfitta ci può stare, mentre se perdi contro Campobasso e Messina la sconfitta non ci può stare. Secondo me, invece, ogni partita ha una storia a sé, le insidie sono dietro l’angolo in tutte le partite. Lo abbiamo visto anche contro la Vibonese, le passeggiate non esistono per nessuno. Anche la nostra Nazionale purtroppo lo ha dimostrato perdendo una partita che probabilmente non avrebbe meritato di perdere. L’attenzione deve essere altissima, bisogna arrivarci con il giusto entusiasmo. Veniamo da partite fatte bene, ma non possiamo abbassare la guardia”.

LA FIDELIS – “Affrontiamo una squadra in salute, una squadra che due settimane fa ha pareggiato a Palermo rimanendo in inferiorità numerica. Sarà difficile, speriamo di superare l’ostacolo anche grazie all’aiuto dei nostri tifosi”.

IL CATANZARO – “A me non piace giocare a orari diversi dagli altri e se devo scegliere preferisco giocare prima piuttosto che dopo. Non so quanto possa condizionare il risultato di Castellammare, io vorrei che i miei ragazzi non guardassero quel risultato. Credo che la squadra abbia raggiunto una certa consapevolezza. L’obiettivo lo vediamo, il traguardo lo vediamo, ma la gioia non è ancora raggiunta”.

LA STAGIONE – “Siamo partiti con delle difficoltà oggettive, abbiamo avuto problemi in ritiro e il 40% della rosa è arrivato nelle ultime ore del mercato estivo. La squadra ha avuto tempo per crescere, ma i ragazzi sono stati bravi a sopperire con la forza del carattere alcuni concetti tecnici che necessitavano di più tempo per essere introdotti. La squadra ha raggiunto un buon livello fisico e mentale secondo me nella parte finale del girone d’andata, nel mese di dicembre. Poi c’è stata la sosta, abbiamo avuto nuovi problemi di Covid, abbiamo accusato alcuni passaggi a vuoto, ma la squadra ha tenuto botta nelle difficoltà legate soprattutto alla perdita di alcuni calciatori”.

LA FORZA DEL GRUPPO – “I ragazzi si sono sempre fatti trovare pronti e infatti molte partite sono state decise da ragazzi che giocavano di meno o che sono subentrati dalla panchina. Questo è lo spirito del gruppo, questa è la forza dell’allenatore. E’ normale che qualcuno magari non ci rimarrà bene sapendo che non giocherà domani, in quella che forse è la partita più importante della stagione. Io chiederò scusa ancora prima di cominciare, purtroppo non posso far giocare tutti. Il campionato non finisce domani, ci sono ancora quattro partite e tutti avranno le loro chances“.

LE SCELTE – “Sono sicuro che Botta non ci sarà, purtroppo da un po’ di tempo non possiamo contare su di lui. Qualcuno sta recuperando, qualcuno è tornato ad allenarsi con la squadra. Cercherò di mettere in campo quelli che sono nelle condizioni migliori, magari utilizzando chi non è ancora al 100% se ce ne sarà bisogno”.