Il centrocampista biancorosso si racconta in conferenza stampa
Conferenza stampa all’insegna di tanti contenuti per Mattia Maita, centrocampista del Bari. Queste le sue dichiarazioni:
IL PASSATO A CATANZARO – “Dopo tanti anni a Catanzaro avevo bisogno di cambiare un po’, lì mi hanno dato tanto, mi hanno cresciuto. E’ la mia seconda casa, ho bei ricordi, per me sarà una partita speciale ed emozionante”.
IMPORTANTE MA NON FONDAMENTALE – “Sarà una partita difficile contro una squadra forte. Conosco bene l’ambiente, conosco bene il tifo, so quello che può dare. Sarà difficile, ma proveremo a vincere come sempre. E’ una partita importante, ma non fondamentale”.
LA CLASSIFICA – “Mancano ancora otto partite, ci sono anche le altre squadre, non solo il Catanzaro. In questo momento tutte le partite valgono doppio, anche quella di sabato scorso, peraltro vinta al 90′. Questo è il momento più difficile del campionato, tutti danno l’anima in campo per raggiungere i rispettivi obiettivi. Certo, siamo contenti: essere in questo momento a +7 sulla seconda è importante”.
MESE DI FLESSIONE – “Il mese tra fine gennaio e fine febbraio è stato particolare: bellissimo perché è nata mia figlia, ma massacrante da un punto di vista fisico. Tutti hanno alti e bassi, non è semplicemente una questione di ruoli, ma alle volte è anche una questione mentale o di condizione fisica”.
LA PARTITA DI MAITA – “Mi aspetto un Maita concentrato e indirizzato a quello che è l’obiettivo della piazza e della società. E’ chiaro, ripeto, per me ci sarà un po’ di emozione, anche se a Catanzaro è rimasto solo Martinelli dei miei ex compagni di squadra”.
POCHI GOL – “Il mio obiettivo da quando ho iniziato a giocare a calcio è sempre stato dare il massimo. L’unica pecca a livello personale resta il gol, non riesco a trovare la via del gol, faccio una fatica incredibile e vorrei non fosse così. Alla fine, però, è più importante il noi che l’io, sono contento di aiutare i compagni a segnare”.
APPELLO AI TIFOSI – “Vorrei trasmettere l’entusiasmo che abbiamo noi all’interno, vorrei avere più trasporto emotivo da parte della piazza. Ho visto dei video impressionanti dello stadio San Nicola, non chiedo 50-60 mila tifosi, ma già rivedere i 20.000 contro il Foggia sarebbe bello, in questo momento ci darebbe una mano”.
SCORSO ANNO – “L’anno scorso non abbiamo dimostrato il nostro valore, la nostra squadra non era così male per come è andata finire, trovammo una squadra che andava al doppio rispetto agli altri e questo ci tolse qualcosa. Spero che quest’anno vada a finire diversamente”.
LE PAROLE DALL’ESTERNO – “Guardiamo solo a noi stessi, non pensiamo a quello che dicono gli altri. Siamo una grande squadra, anche a livello di gioco espresso. Se giochi con il Bari c’è un motivo, vuol dire che hai qualcosa in più rispetto agli altri”.
OBIETTIVO SERIE B – “Ho sempre pensato che ognuno di noi ha sempre quello che si merita. Quando sei ragazzino non pensi a tante cose, poi il mio procuratore mi ha aiutato a lavorare anche all’interno della mia testa, questo fattore mi ha aiutato tantissimo. Spero di arrivare in B con il Bari, fin qui se ho fatto sempre Serie C evidentemente ho meritato questo. Sono ancora giovane, non penso di essere finito”.
L’EPISODIO SUL GOL DI CITRO – “Porto palla, mi sento tirare da dietro con forza e perdo anche un po’ di equilibrio: non mi è sembrato nulla di eclatante, anche con il Var non sarebbe successo nulla, non l’ho toccato neanche. E’ stato bravo l’arbitro a far proseguire l’azione”.
