Il tecnico, da calciatore 100 presenze con il Bari, e da allenatore una lunga carriera di successo, si racconta a La Gazzetta dello Sport
Cavasin riparte dal Bari Sardo, in prima categoria. E racconta la storia a La Gazzetta dello Sport: “Dovevo andare ad allenare la Nazionale del Congo. Ero d’accordo, poi la svolta. L’ultima esperienza, finita a marzo del 2018, l’ho avuta a Santarcangelo di Romagna in serie C. Sembrava un grande progetto, che poteva coinvolgere il Rimini, e invece la proprietà serbo-croata poi non ha realizzato nulla”.
Poi è arrivato nella prima categoria sarda: “In Sardegna sono venuto tanto in vacanza. Un amico del mondo del calcio (Paolo Campolo) mi ha parlato di questa realtà, li stava aiutando a prendere dei calciatori. Pensava che, sentendo Prima Categoria, avrei rifiutato. Ero entrato nell’ottica di un progetto in Serie D con ambizioni. Ma ho conosciuto il presidente Roberto Ibba, un passionale, semplice, genuino. Mi ha invitato lì per due giorni. Ci sono andato. Ho riflettuto. Ci sono andato altre due volte. Mi ha ubriacato con gli aperitivi. Io che sono quasi astemio. Ma ho capito che vuol fare qualcosa di importante sul territorio”.