Alessandro Canelli, numero uno del Comune piemontese, dice la sua a margine delle decisioni del Consiglio Federale: riferimento anche a un dialogo con il sindaco barese Decaro
Alessandro Canelli, sindaco di Novara, parla tra le colonne de La Stampa a proposito della possibile esclusione del club dalla C dopo la batosta arrivata in sede di Consiglio Federale. Presente anche un riferimento a un dialogo avvenuto con il sindaco di Bari Antonio Decaro, protagonista principale all’epoca del fallimento della società biancorossa tre estati fa: “La storia del Novara 1908 non può finire qui. Ho sentito i colleghi di altre città importanti che hanno vissuto questi problemi, Bari, Siena e Varese. Auspico che l’imprenditoria locale si metta in moto per supportare un’iniziativa finanziaria, economica ed organizzativa per sostenere eventualmente una nuova società. Lo prevedono le norme federali. Si tratta di ripartire da capo, senza debiti. Con un progetto per la serie D, tenendo in considerazione, almeno spero, anche l’aspetto romantico di un’iniziativa in favore di una società che da 113 anni rappresenta la città“.
E ancora: “Se non fosse arrivata questa nuova proprietà, stante la situazione debitoria della società, forse il Novara non si sarebbe comunque iscritto. Il giudizio negativo della Covisoc era scontato. Adesso vediamo l’esito del prossimo giudizio che auspico sia favorevole alla nuova società”.