La sconfitta di Terni acuisce le difficoltà e i limiti dei biancorossi

Minuto 75 di Ternana-Bari: la squadra biancorossa è meritatamente in vantaggio e sta amministrando piuttosto bene il risultato. Nel secondo tempo Frattali non ha dovuto effettuare alcun intervento di rilievo e il Bari, nel primo tempo, ha avuto ghiotte occasioni per il raddoppio, non concretizzate. Cristiano Lucarelli può ancora attingere risorse dalla panchina, dopo aver già buttato nella mischia gente del calibro di Peralta, Ferrante e Paghera. Entrano Raicevic e Damian, Carrera fa quel che può visto anche il forfait di capitan Di Cesare già claudicante da qualche minuto.  Entrano Antenucci, Sabbione e Minelli. E’ costretto a cambiare modulo e interpreti, la gara si mette male e termina con l’epilogo più amaro.

Ha ragione il tecnico del Bari quando si lamenta dell’atteggiamento avuto da chi è subentrato ma è altrettanto vero che non ha alternative valide per poter effettuare cambi decisivi. Da otto turni, sono aggregati alla prima squadra almeno quattro baby che non hanno neanche una partita tra i professionisti. Perché tutto questo? Purtroppo la scellerata campagna acquisti, che sì ha regalato tre prospetti interessanti (Sarzi, Rolando e Cianci), ha anche ridotto all’osso una rosa che poi ha dovuto subire le tegole Citro (stagione finita) e Ciofani (ne avrà per un altro mesetto) oltre le squalifiche e gli infortuni di routine, come successo con Marras e Celiento in vista della sfida contro la Ternana.

Quando è arrivato Carrera sulla panchina biancorossa era stata ventilata la possibilità di attingere dal mercato degli svincolati ma nessun colpo è stato battuto in tal senso dalla società di Luigi De Laurentiis, rimasta orfana di un direttore sportivo, carica che, a questo punto, resterà vacante fino al termine della stagione. Resta perciò difficile addossare colpe al tecnico del Bari, che col poco materiale che ha a disposizione sta cercando di compattare un gruppo e fare più punti possibile. Infatti, la preoccupazione più grande è in ottica playoff, quando le partite da giocare saranno tante in tempi ristretti, con i primi caldi e una rosa limitata, al di là del secondo, terzo o quarto posto. Non nascondiamoci, a questo Bari serve un miracolo sportivo: l’unico modo per poter agganciare la serie B.