Chiamato a sostituire Antonio Conte, squalificato nel secondo semestre del 2012, il tecnico ha guidato la Juventus alla vittoria della Supercoppa Italiana
È soprattutto conosciuto per le esperienze allo Spartak Mosca e all’Aek Atene ma Massimo Carrera ha avuto modo di allenare anche in Italia, seppur per un breve periodo di tempo. È l’estate del 2012 e Antonio Conte e il suo vice Angelo Alessio (entrambi ex Bari) sono squalificati per lo scandalo calcioscommesse: sulla panchina della Juventus fresca campione d’Italia ci va l’allora collaboratore dell’allenatore salentino, Massimo Carrera.
L’esordio arriva col botto e in palio c’è subito un trofeo: la Supercoppa Italiana. La gara si disputa a Pechino e i bianconeri hanno la meglio ai supplementari contro il Napoli, ridotto in 9 al termine dei tempi regolamentari. Aurelio De Laurentiis (corsi e ricorsi storici…) è furioso per la direzione arbitrale e impone alla sua squadra di non ritirare la medaglia d’argento. Carrera alza il trofeo insieme a Buffon e compagni.
In campionato la squadra si esprime al meglio e fino al 7 ottobre, ultima sfida con Carrera in panchina, resta imbattuta. C’è tempo anche per l’esordio in Champions League: a Stamford Bridge, la Juve affronta il Chelsea campione in carica che si porta subito sul 2-0 ma i bianconeri riescono a rimontare e a mantenere l’imbattibilità del tecnico in tutte le competizioni.
Un precedente benaugurante per i tifosi biancorossi che chiedono al proprio ex beniamino un vero e proprio miracolo: guidare questa squadra all’assalto della serie B.