Con il 3-1 rifilato domenica al Bisceglie, la squadra di Campilongo è tornata al bottino pieno a distanza di tre mesi dall’ultima volta
La classifica non inganni: la Cavese fanalino di coda che mercoledì farà tappa al “San Nicola” per affrontare il Bari in un match valevole per la terza giornata di ritorno del Girone C di Serie C è tutto meno che una ‘tipica’ ultima della classe. I tre punti arrivati ieri contro il Bisceglie in uno scontro direttissimo per la permanenza nella terza serie nazionale, successivi al buon pareggio dello scorso weekend sul campo della Vibonese, costituiscono la naturale conseguenza di un processo di rinascita iniziato in realtà al di fuori del campo -in sede di mercato- già all’inizio del mese gennaio. Ben 10 operazioni in entrata, un gruppo letteralmente rivoluzionato (in particolar modo nel reparto offensivo) e tanta esperienza in più a disposizione sul terreno di gioco.
Movimenti necessari e inevitabili dopo una prima parte di stagione da film horror: appena otto punticini racimolati nel girone d’andata (figli di una vittoria, cinque segni X e ben 12 sconfitte), con un ultimo inaspettato posto in solitaria in graduatoria e ben tre guide tecniche succedutesi sulla panchina. Poi, finalmente, la svolta, maturata nelle ultime due settimane e concretizzatasi definitivamente con il ritorno a un successo assente proprio dalla gara d’andata contro lo stesso Bisceglie. Decisivi i contributi di interpreti che poco hanno a che fare con lotte salvezza, come ad esempio Nicolas Bubas, esterno offensivo argentino classe 1989 approdato in maglia bluefoncè all’inizio della sessione invernale dalla Juve Stabia e resosi già autore di tre reti e un assist in quattro partite; decisiva la mentalità data al gruppo da mister Campilongo (subentrato a Maiuri, che a sua volta avevo preso il posto di Modica), alla sua seconda avventura a Cava dei Tirreni.
L’obiettivo salvezza sembra ora più che mai alla portata: la zona playout è stata agganciata, le avversarie dirette paiono non scappare. La corsa andrà presumibilmente fatta, oltre che sui nerazzurri pugliesi, su compagini come Paganese (affiancata a quota 12), Potenza, Viterbese e Monopoli. La speranza, per De Franco e compagni, è quella che un altro importante segnale di continuità possa arrivare tra due giorni al cospetto dei ragazzi di mister Auteri. Conterà provare a muovere la classifica, conterà confermarsi in termini di prestazioni sui livelli delle ultime apparizioni. Ai biancorossi il compito di tentare di calmare i bollenti spiriti avversari.