Il numero uno della Lega Pro ha detto la sua sulla possibilità di vaccinare i tesserati del campionato di Lega Pro

Dallo scorso 27 dicembre in Italia sono state somministrate le prime dosi del vaccino per contrastare il covid-19. Al momento le vaccinazioni riguardano il personale sanitario e gli ospiti delle RSA, ritenuti i soggetti più a rischio. Progressivamente il vaccino (del quale esistono più tipologie, sviluppate da differenti case farmaceutiche) dovrebbe essere disponibile per il resto della popolazione nazionale.

La speranza condivisa è che il vaccino possa finalmente segnare il ritorno verso la normalità. Una normalità che nel mondo del calcio coinciderebbe con il ritorno del pubblico allo stadio, un fattore determinante soprattutto per le categorie inferiori che vivono degli introiti dal botteghino. E a proposito di Serie C, è destinato a far discutere l’intervento del presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli, il quale rispondendo ad una domanda sul tema delle vaccinazioni ha reso nota la sua posizione in merito.

“Pur essendo per il rispetto delle libertà di ciascuno – ha dichiarato Ghirelli – il 19 dicembre ho dichiarato che renderei il vaccino obbligatorio per il nostro mondo. In questo caso la scelta personale deve cedere il passo al bene collettivo. Per quanto riguarda le vaccinazioni, le autorità sanitarie europee e nazionali hanno stabilito delle priorità e a quelle dobbiamo attenerci. Da parte nostra, dobbiamo insistere per un lavoro continuo di prevenzione, informazione ed educazione così come stiamo facendo da tempo, fin dal momento in cui abbiamo ripreso a giocare. I controlli e lo screening a cui sottoponiamo il cosiddetto gruppo squadra forniscono dati utili anche per un contesto al di fuori del calcio e questi dati sono a disposizione. Il maledetto virus è subdolo ed insidioso ma chi segue le corrette pratiche di prevenzione ha maggiori difese. La tua richiesta è lodevole e conferma la sensibilità che tu hai”.