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Bari, futuro incerto per Simeri: lavorando a testa bassa può tornare in corsa. Altrimenti sarà addio

Da punto fermo a semplice alternativa: la traiettoria del 9 biancorosso che ora deve decidere il suo futuro

Nel giro di pochi mesi Simone Simeri è passato dall’essere un calciatore centrale nel progetto del Bari ad assaggiare il campo soltanto per pochi minuti nei finali delle ultime partite disputate dai Galletti. Le ragioni di questa caduta nelle gerarchie biancorosse da parte del numero 9 sono da ricercarsi principalmente in due fattori. Analizziamoli, a partire dal primo, che è sicuramente quello di natura fisica.

Dopo la grande annata 2019-2020 in cui ha totalizzato 10 reti (+1 ai playoff) e 7 assist , Simeri si è procurato un brutto infortunio alla caviglia nella finale playoff di Reggio Emilia dello scorso 22 luglio. Una circostanza che non solo ha avuto conseguenze sul risultato sportivo (l’attaccane fu costretto a lasciare il campo appena iniziata la partita più importante dell’anno) del Bari, ma anche sull’inizio della nuova stagione. Simeri, infatti, è andato in ritiro con la squadra ma ha svolto un programma di allenamento diverso, incentrato quasi esclusivamente sul recupero.

Sebbene non fosse inizialmente disponibile, il nuovo tecnico Auteri ha sempre espresso parole di stima per il classe 1993, definendolo un giocatore importante e da aspettare, nonostante l’arrivo di nuovi profili di peso nel reparto offensivo come Marras, Montalto e Citro e di un giovane come Candellone, oltre al rilancio di D’Ursi che tanto bene aveva fatto a Catanzaro con il mister di Floridia. All’inizio della stagione, Simeri ha bruciato le tappe e si è ripresentato in campo subentrando già alla prima di campionato a Francavilla ma proprio sul campo degli imperiali ha rimediato un altro stop, questa volta di natura muscolare. Simeri si è nuovamente trovato a rincorrere mentre gli altri attaccanti in rosa hanno iniziato a dire la loro. Al tempo stesso però, godeva di piena fiducia della società che a metà ottobre gli ha rinnovato il contratto fino al 2023, riconoscendogli quanto fatto di buono dalla Serie D fino a quel momento.

Saltate sei partite per infortunio, l’attaccante napoletano è tornato in panchina nella gara vinta con la Juve Stabia e ha rimesso piede in campo a Potenza dove pur giocando 23 minuti è riuscito a segnare il suo primo gol stagionale nel poker inflitto a domicilio ai lucani. Con il mister fuori causa per via del covid, Simeri è poi stato lanciato titolare nell’importantissimo Bari-Ternana del 15 novembre scorso. In campo per 54′, forse a causa di una condizione fisica non perfetta e al cospetto di un avversario di grande spessore, il numero 9 non è riuscito a lasciare il segno ed è stato sostituito.

E qui passiamo all’altro fattore che ha determinato lo scenario attuale che vede Simeri quasi ai margini del progetto biancorosso, ovvero quello di natura caratteriale. Al momento del cambio operato dal vice di Auteri, Loreno Cassia, il centravanti è uscito lentamente con la squadra in svantaggio, blaterando qualcosa nei confronti della panchina e non ha dato il cinque o un gesto d’incoraggiamento al subentrante Montalto. Auteri non era in panchina ma c’è da star certi che il gesto di Simeri non sia passato inosservato.

L’allenatore siciliano, sin dall’inizio della sua avventura sulla panchina del Bari ha posto l’accento sull’importanza del gruppo, della coesione, del remare tutti nella stessa direzione per raggiungere il complicato obiettivo della promozione, reso strada facendo ancor più complicato dal rendimento infernale della Ternana dallo scontro diretto in poi ha preso margine sui Galletti. Sarà un caso che dopo il suo gesto non elegante, Simeri non abbia messo piede in campo per tre partite di fila? Difficile da credere. Da allora Simeri è stato impiegato per 8′ nel pari senza reti con la Vibonese, per 34′ nella sfida vinta con l’Avellino (entrato a risultato acquisito quando il Bari era già avanti di 4 reti) e poi per un solo minuto nel recupero della sfida con il Palermo.

Naturalmente da quando Simeri ha iniziato a giocare di meno sono iniziate a circolare voci di un addio al Bari nel mercato di gennaio, parzialmente alimentate dalle parole del suo procuratore. Perugia, Cosenza e Reggiana sembrano essere le squadre più interessate ad assicurarsi le prestazioni del 27enne biancorosso, al tempo stesso, però, bisogna registrare le parole di Auteri che nel post-partita di Bari-Avellino ha dichiarato: “Il nostro è un gruppo forte che fortunatamente può contare su tante alternative. Per me non esistono le gerarchie, la fiducia si guadagna con gli atteggiamenti quotidiani. Su Simeri si sono dette tante cazzate: deve recuperare la migliore condizione, è un attaccante forte ma non devono prevalere gli interessi personali ma quelli della maglia che indossiamo, a cui si devono onore e rispetto”.

Un messaggio chiaro, inequivocabile che tradotto vuol dire: “Stop ai personalismi, lottiamo tutti insieme in funzione dell’obiettivo”. Se Simeri si convincerà a rimboccarsi le maniche e a lavorare con umiltà per riconquistare la fiducia del tecnico avrà sicuramente le sue opportunità e potrà tornare utile alla squadra, in caso contrario a gennaio avrà facolta di trovare una nuova sistemazione e rimettersi in discussione altrove.

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