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Bari, un mese per restare padrone del suo destino

Cinque gare in programma da sfruttare al meglio: perdere altro terreno significherebbe prenotare un altro torneo in rincorsa.

Non è certo cominciato bene il novembre del Bari. La sconfitta di Foggia brucia ancora, ma il penultimo mese di questo 2020 assume una connotazione chiave. Bisogna, infatti, sfruttare al meglio le cinque gare previste da un fittissimo calendario per avere ancora la possibilità di avere il destino nelle proprie mani. La serie C, infatti, è un campionato particolare che non perdona i ritardatari. Lo scorso anno i Galletti si trovarono ben presto nell’antipatica condizione di dover sperare nei passi falsi altrui per concorrere alla promozione diretta. Uno status determinato dal siderale distacco dalla Reggina (a dicembre già si aggirava sui nove-dieci punti) che non poteva essere colmato nemmeno capitalizzando gli scontri diretti. Con sole otto giornate trascorse e tanta strada da compiere, la situazione attuale non è certo quella dell’ultimo torneo. A patto di non perdere altro terreno. La Ternana capolista precede il Bari di quattro lunghezze, ma ha disputato un match in più (non avendo ancora risposato): la truppa di Auteri, quindi, potrebbe teoricamente portarsi a -1 ed avrebbe comunque a disposizione i due confronti diretti. Più netto il -3 dal Teramo che conta gli stessi punti dei pugliesi, chiamati eventualmente a cercare l’aggancio nel match di ritorno in Abruzzo. A pari punti con Antenucci e compagni ci sono pure Avellino e Turris: gli irpini, però, hanno una gara in meno e potrebbero staccarsi, mentre i corallini sono a pari partite. In ogni caso, con entrambe le campane bisognerà scontrarsi all’andata e al ritorno.

Il menù di novembre, dunque, sarà cruciale per il futuro del Bari. Basti vedere il prossimo trittico di sfide: domenica al San Nicola contro la Juve Stabia alle 15, mercoledì prossimo a Potenza alle 20,45, domenica 15 in casa con la Ternana (alle 17,30). Facile intuire che sia indispensabile ottenere il massimo contro le “vespe” (che peraltro hanno un solo punto meno dei Galletti, avendo giocato un incontro in più) ed i lucani (nella zona bassa a quota sei) per presentarsi nelle migliori condizioni possibili alla super sfida contro gli umbri. Un incrocio che davvero potrebbe già rivelarsi determinante per le sorti del torneo. Il cammino prosegue con la trasferta del 22 novembre alle 17,30 contro la Casertana terzultima, per poi terminare il 29 ospitando alle 15 l’ambizioso Catanzaro. A quel punto, saranno trascorsi tredici turni e si aprirà il rush finale per completare il girone d’andata in un dicembre che vedrà i biancorossi affrontare, tra gli altri, i confronti con Avellino e Turris. La prima parte della stagione, infine, ha un’importanza ulteriore nel calendario del Bari che, almeno sulla carta, sarà più in salita al ritorno dovendo affrontare in trasferta tutte le big: Ternana, Teramo, Avellino, Turris, Catanzaro e Catania.

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