Il ds biancorosso nella conferenza sul mercato ha parlato anche del campionato che dovrà affrontare il gruppo di Auteri
Nella conferenza di commento sulla chiusura del mercato, in cui è stato annunciato ufficialmente anche il reintegro di Hamlili, il ds Giancarlo Romairone ha parlato anche del campionato di Serie C: “Come ho detto a caldo dopo la chiusura del mercato sono soddisfatto. Ora tocca a noi dare il meglio, sperando al più presto nel ritorno dei tifosi. Sono soddisfatto della rosa allestita, giocatori con caratteristiche diverse, di esperienza, con vittorie di campionati alle spalle. Ora dobbiamo diventare squadra, sappiamo che non ci dobbiamo fermare ai buoni risultati ottenuti finora, per arrivare alla fine nelle posizioni che speriamo di occupare il lavoro sarà pesantissimo”.
LE RIVALI DEL BARI – Relativamente alle squadre che il Bari deve temere di più, Romairone ha nominato le squadre già individuate dagli addetti ai lavori: “Dobbiamo accorciare i tempi per diventare squadra perché ci sono 3-4 squadre che sono già forti, parlo soprattutto di Avellino e Ternana, poi penso a Catanzaro, Catania, Palermo o sorprese come Teramo o Turris. Sarà un campionato difficile, dovremo dosare le forze e le energie. Se il Bari saprà essere compatto a quel punto all’avversario di turno penseremo di volta in volta. Ogni giorno dev’essere rivolto a come migliorarci”.
PARZIALE RIAPERTURA AI TIFOSI – Da qualche giorno, il nuovo dpcm emanato dal governo apre alla possibilità di accogliere 1000 ai tifosi allo stadio, non solo per i club di Serie A: “Siamo in costruzione, abbiamo fatto i punti che ci soddisfano in questa prima fase. La squadra era composta da giocatori che arrivavano di volta in volta, il mister ha avuto poco tempo per trasmettere i suoi concetti. Sappiamo bene che i campionati si vincono in primavera. Lavoriamo da parecchio perché ciò avvenga. Dobbiamo accorciare i tempi di questa costruzione. Come la società gestirà il ritorno dei tifosi allo stadi? Non lo so, ma so che sarebbe un grande patrimonio avere dalla nostra i tifosi. Sappiamo che ci sono nonostante la lontananza, il nostro lavoro deve essere anche in funzione del loro ritorno allo stadio”.
