Il giornalista di Sky analizza la formazione biancorossa e dopo il calciomercato la elegge tra le favorite alla promozione diretta

“L’ultimo giorno del mercato del Bari mi è sembrato un mercato da A o da alta serie B, Montalto e Citro sono profili importanti. Il Bari è una squadra forte in un girone della morte”. Parola del giornalista di Sky Sport Gianluca Di Marzio, intervenuto nel corso di Passione Bari su Radio Selene. “Anche il resto della sessione è stato di ottimo livello. Il Bari ha Auteri, l’allenatore giusto, e un giusto mix tra filosofia di gioco propositiva e giocatori funzionali al progetto”.

Di Marzio ha parlato anche del suo libro Grand Hotel Calciomercato (Cairo Editore), nelle librerie dall’1 ottobre: “Ho cercato di trovare le cose più simpatiche e divertenti del calciomercato, di far capire come è cambiato dal 1980 in poi. La gente, ormai, non mi saluta più con il mio nome ma si rivolge a me dicendo: ‘Ciao Calciomercato’. Le partite a volte hanno poche emozioni, nel calciomercato invece c’è sempre qualcosa di nuovo da raccontare. A volte le trattative saltano per situazioni imponderabili. Spesso siamo noi giornalisti ad essere tacciati di aver detto cose non vere, ma sono affari che sfumano all’ultimo: sono situazioni che avvengono nella realtà”.

Nel libro non mancano spunti quasi comici, come quello relativo a Igli Tare. Il direttore sportivo del Brescia Gianluca Nani andò in Germania per prenderlo, compra e disse al presidente del Brescia Corioni al momento della firma: “Tutto a posto anche per il braccio. In senso? Il giocatore non ha un braccio, gioca con una protesi. Il giorno dopo Corioni era imbufalito. Tare, ovviamente il braccio ce l’aveva. Il ds, quando si accorse del suo errore, chiese di farsi a Tare di farsi vedere con il braccio nascosto sotto la giacca penzolante. Poi si chiarirono e furono risate”.