Lunga intervista del nuovo direttore sportivo dei galletti che ha parlato delle strategie di mercato biancorosse
Giancarlo Romairone è stato il primo tassello del nuovo corso del Bari, varato dopo la sconfitta nella finale playoff. Il dirigente ligure, che in passato ha lavorato con Carpi, Spezia e ChievoVerona, è stato scelto da Luigi De Laurentiis per sostituire il collega Matteo Scala. Ex attaccante con un lungo passato nelle categorie inferiori, Romairone ha parlato della sua nuova avventura in biancorosso ai microfoni della Gazzetta dello Sport, tra aneddoti personali e input di mercato.
Sul suo approdo al Bari, dopo aver lavorato in categorie superiori come la A e la B: “Ho sposato la linea del presidente De Laurentiis. Senza guardare la categoria, ma ben conoscendo l’entusiasmo e la passionalità dell’ambiente”. Un ambiente profondamente deluso dopo la sconfitta di Reggio: “Tutti hanno subìto il contraccolpo della finale persa. Ma ognuno, dai ragazzi a chi è rimasto dello staff tecnico, hanno approcciato il nuovo corso con grande positività, calandosi subito nella parte”.
Le maggiori difficoltà per Romairone, come per gli altri ds di C, sono date dalla lista a 22, reintrodotta quest’anno dalla Lega Pro: “Nessun club è proprio libero di muoversi sul mercato – spiega il direttore – c’è da rispettare il limite dei tesserati a 22. Ma è pur vero che, se il campionato partisse domani, avremmo già la possibilità di affrontarlo al meglio. Comunque c’è un mese per metter su una squadra competitiva”.
Come affermato da Auteri durante la sua presentazione, il Bari parte comunque da una buona base e non dovrebbe esserci bisogno di una vera e propria rivoluzione: “Dovrebbe partire una mezza dozzina di uomini e arrivarne altrettanti. Numeri rivedibili. Bisognerà vedere le indicazioni del mister, dopo il ritiro”.
Romairone ha poi fatto il punto sullo stato delle trattative: “Chiudiamo per i difensori Andreoni, svincolato, e Minelli, in prestito con diritto di riscatto dalla Juventus. Per Candellone, ci vuole ancora un po’ di pazienza. Stesso discorso per Celiento e De Risio”. E sullo scambio Berra-Chiaretti: “È nell’aria, visto che loro hanno mostrato un interessamento a Berra. Prematuro, per ora. Bifulco? Mi piace, ma adesso ancora no. In assoluto cerchiamo uomini che conoscano bene la categoria e, magari, l’abbiano vinta. Quelli idonei a ciò che vogliamo ottenere. Gente umile, pervasa dalla voglia di emergere. In Serie C è determinante la mentalità”.
