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Strambelli racconta Auteri: “Carismatico e genuino: può conquistare Bari”

Il fantasista barese ha giocato per il possibile nuovo allenatore biancorosso nel Matera. “Ha un’idea di calcio precisa, dà tutto per la squadra”.

E’ stato il primo ad essere etichettato come “nuovo Cassano. Nicola Strambelli, 31enne fantasista barese (23 presenze ed un gol in biancorosso dal 2006 al 2011) non ha seguito le orme del grande Fantantonio, ma ha conservato quel talento naturale che lo rende ormai navigato in Lega Pro. Soprattutto è stato per due anni (dal 2016 al 2018) alle dipendenze di Auteri, a Matera. Così, alla Gazzetta del Mezzogiorno, formula un giudizio a tutto tondo sul Bari che potrebbe nascere tra qualche giorno.

“La pandemia da coronavirus – dichiara Strambelliha stravolto ogni canone del campionato. Il Bari nel complesso ha disputato un ottimo torneo, arrivando secondo in un girone difficile. Con la formula originaria dei playoff, secondo me avrebbe avuto maggiori chance di promozione. Invece, giocare partite ad eliminazione diretta dopo quattro mesi di stop è un’incognita. E la Reggiana era proprio uno dei clienti più ostici in gara secca. Adesso, però, occorre rialzarsi. La fortuna è avere alle spalle una società solida e competente. Fa male vedere la mia squadra del cuore in serie C. Ma il club farà di tutto per non fallire nuovamente la promozione”.

Un compito che potrebbe toccare a Gaetano Auteri“Vorrei fare, – afferma Strambelliperò, una considerazione su mister Vivarini: ha svolto un lavoro eccezionale: restare imbattuto nel girone C per 25 partite e poi accedere alla finale dei playoff non si può dare per scontato. Purtroppo ha perso la gara della promozione, ma in un contesto determinato da troppe variabili. Auteri è un altro grande allenatore. Ha carisma, una conoscenza capillare del girone C, nonché la capacità di imprimere alle sue squadre una precisa identità. Il modulo di riferimento è il 3-4-3: ha variato spartito soltanto quando non ha trovato il materiale per mettere in pratica le sue idee. Ma se partisse dall’alba della stagione troverà gli uomini e gli accorgimenti per giocare il suo calcio. Ha un pregio raro: dice sempre quello che pensa, anche a costo di sembrare spigoloso. Ma costruisce un rapporto genuino con tutti e si spende sempre per il bene della squadra. A Bari le persone schiette sono sempre state rispettate. Il mio futuro? Non avrei mai lasciato il Bari ed ogni giorno sogno di indossare ancora la maglia biancorossa. Se arrivasse una chiamata, sarei disposto a tutto pur di tornare”.

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