L’ex difensore dei galletti parla dei playoff di C e traccia un bilancio della sua esperienza alla guida dell’U15
Biancorosso per quattro stagioni dal 2001 al 2005, Diaw Doudou, oggi tecnico del Bari Under 15, è stato ospite dell’edizione serale del TB Sport in onda su TeleBari. L’ex difensore ha parlato del clima che si respira in questo avvicinamento ai playoff: “La passione per la squadra per i baresi viene al primo posto. Il sorteggio ha delineato degli accoppiamenti interessanti, Monopoli-Ternana è una delle più belle, non mi meraviglio sia stata scelta per essere trasmessa in Rai”.
Le sfide che decideranno la quarta promossa in Serie B saranno caratterizzate da un alto tasso di imprevedibilità: “I playoff già senza il lockdown erano una lotteria, dopo 3 mesi di inattività diventeranno vere e proprie partite a scacchi. Allenarsi sul campo è tutta un’altra cosa. Chi avrà i nervi più saldi porterà a casa i risultati. Con queste temperature non sarà facile per nessuno. Anche la Juve quando ha giocato in Coppa Italia ha faticato, allora non faceva caldo come oggi. Senza amichevoli, dopo 3 mesi di inattività, ritrovare la condizione al 100% è estremamente difficile”.
Secondo Doudou è impossibile fare previsioni, bisogna augurarsi soprattutto che la squadra arrivi all’appuntamento decisivo nelle condizioni psico-fisiche migliori: “Mister Vivarini è bravissimo e preparato, ha tanta esperienza. L’unica cosa che possiamo fare è aspettare, tifare e sperare di andare in Serie B per il bene della società e dei tifosi”.
Concluso in anticipo il campionato alla guida dell’Under 15 biancorossa, Doudou ha tracciato un bilancio di quest’anno alla guida della selezione giovanile: “È stata una bellissima esperienza, una categoria in cui non avevo mai allenato. Peccato soltanto esserci tolti soddisfazioni solo a metà, per colpa del virus non siamo riusciti a portare a termine la stagione per andare alle fasi nazionali e confrontarci con altre squadre ma ciò che è stato fatto rimane. Sono stati bravi i direttori, ci hanno trovato i ragazzi giusti. Nel settore giovanile bisogna accompagnare nella crescita i ragazzi, tra under 15 e under 17, abbiamo formato un buon team con gli altri mister”.