Il fantasista classe 1984 non ha rinnovato con la Salernitana annunciando di aver concluso la sua carriera da professionista
Si ritira a 36 anni Alessandro Rosina. Il fantasista calabrese ha annunciato l’addio al calcio giocato dopo aver visto terminare il suo vincolo contrattuale con la Salernitana. Nella sua lunga carriera, prima di approdare a Salerno, ha vestito le maglie di Parma, Verona, Torino, Zenit San Pietroburgo, Siena, Catania e Bari. Con i galletti giocò 40 partite nella stagione 2015-2016, quella in cui in panchina si alternarono Davide Nicola e Andrea Camplone, arrivando a disputare i playoff (persi ai quarti col Novara) e chiudendo la sua avventura con 10 reti. Finito da tempo ai margini del progetto granata, a Rosina non è stato rinnovato il contratto, così come avvenuto con Mantovani, né prolungato per pochi mesi, come nei casi di Heurtaux, Cerci, Lazzari, Russo.
“Dal punto di vista fisico stavo bene e potevo andare ancora avanti ma a gennaio ho stroncato sul nascere ogni accenno di proposta-offerta di altri club, che mi arrivava tramite mio fratello, il mio agente – riporta SalernoToday citando le parole del calciatore – .La Salernitana ha fatto una scelta di tenermi fuori lista. L’ho accettata con grande professionalità e ho concluso in granata il mio percorso. Quando mi hanno richiamato per i tamponi, era mio dovere venire a Salerno rispettando regole e protocollo. Dal punto di vista contrattuale, ho fatto parte della Salernitana fino all’ultimo giorno utile. Non è stato piacevole, non era ovviamente quello che sognavo. Non porto rancore. Ho salutato Micai con il quale avevo legato molto, poi il team manager Avallone. Comincia un nuova vita, fatta di famiglia, affetti. Mi sono iscritto all’università, ho sostenuto cinque esami, frequento il corso di laurea in Economia e gestione immobiliare. Ero venuto per vincere, per andare in Serie A. Sono stati cambiati tanti allenatori e giocatori ma il risultato fin qui è stato sempre al di sotto delle aspettative”.
È stato un gran bel giocatore.