Nonostante la definizione di playoff e playout, ci sono ancora diverse questioni aperte per quanto riguarda la terza serie professionistica italiana
Come riporta l’edizione odierna del Corriere dello Sport, il Consiglio federale dell’8 giugno scorso sembra aver risolto soltanto alcuni problemi della Serie C. Il primo nodo è quello della partecipazione ai playoff, cui dovrebbero prendere parte 28 squadre. Il condizionale, tuttavia, è d’obbligo poiché partecipare prevede che si rispettino i costosi adempimenti dettati dal protocollo: Pontedera e Arezzo hanno già comunicato i rispettivi forfait e altre squadre potrebbero accodarsi. Al più presto, la Figc dovrà stabilire come disputare eventuali playoff brevi e fino a che punto è riducibile il numero di squadre.
Discorso diverso per i playout, dove chi non si presenterà firmerà direttamente la sua retrocessione in Serie D. Da non dimenticare, poi, lo scenario che prevede l’entrata in scena dell’algoritmo: in caso di nuova interruzione dovuto ad un riaggravarsi dell’emergenza sanitaria, la promozione in Serie B spetterà alla Reggio Audace per i coefficenti adottati dalla Figc, con buona pace di Bari e Carpi, preceduti di qualche millesimo. Infine ci sarà da affrontare la questione ricorsi da parte delle retrocesse: Gozzano, Rieti e Rimini (e anche il Picerno impegnato nei playout) hanno già annunciato battaglia.