Il club biancorosso comincia ad organizzare l’attività in vista delle decisioni del Consiglio Federale convocato per l’8 giugno
Per il Bari è la settimana della ripresa. In attesa di conoscere l’esito definitivo del Consiglio Federale che il prossimo otto giugno si esprimerà sulla ripresa del calcio italiano e sulle modalità che saranno adottate in particolare in serie C, la squadra biancorossa programma tutti gli atti “preliminari” al ritorno in campo. Da tempo erano stati raggiunti gli accordi con sia con centri specializzati in tamponi e test sierologici, sia con aziende leader nel settore della sanificazione. Un percorso che, nel pieno rispetto del protocollo sanitario varato per il calcio, costerà alla società della famiglia De Laurentiis non meno di 120mila euro.
Vincenzo Vivarini ed i suoi ragazzi sono in città: non ci sarà, quindi, bisogno di riconvocare i tesserati che, peraltro, hanno trascorso nel capoluogo pugliese l’intero periodo del lockdown senza mai perdere il rapporto con il lavoro quotidiano, sebbene svolto su base individuale e con i mezzi messi a disposizione dalla società: dalle bikes per il lavoro aerobico agli elastici ed agli attrezzi per gli esercizi su forza e resistenza. Nelle ultime due settimane, una volta alleggerite le misure restrittive, sparuti gruppetti di calciatori (due-tre per volta) hanno cominciato a correre in alcuni dei parchi cittadini. Il programma, a grandi linee, è stilato: da mercoledì saranno compilate le liste dei calciatori che dovranno sottoporsi a tamponi, mentre entro fine settimana dovrebbero essere eseguiti pure i test sierologici. In tal modo, si avrà entro il 7 giugno un quadro completo dello stato della squadra barese. Se non ci saranno “positivi” al coronavirus, allora da lunedì ricominceranno gli allenamenti inizialmente organizzati in piccoli gruppi. Quindi, si aspetterà la decisione del Consiglio Federale per partire con il lavoro collettivo, a ranghi completi.