A maggio 2019 la società biancorossa si preparava al passaggio al professionismo: oggi ha 25 calciatori di proprietà.
Ripresa oppure no, il Bari è pronto al futuro. Un anno fa, di questi tempi, il club biancorosso passava da un’autentica rivoluzione dovendo migrare dalla serie D al professionismo. Ebbene, a distanza di dodici mesi, il profilo del club è radicalmente cambiato. In particolare la prima squadra, ha ora una struttura solida, di prospettiva.
A cominciare dal tecnico: Vincenzo Vivarini ha firmato lo scorso settembre un contratto che lo blinda anche per la prossima stagione, in virtù di un’opzione di rinnovo esercitabile dalla società. Lo stop del torneo di serie C a causa della pandemia da coronavirus non ha intaccato la stima della famiglia De Laurentiis verso l’allenatore abruzzese. Vivarini potrà contare su una base composta da un alto numero di elementi di piena proprietà. Sono ben 16 i calciatori il cui cartellino appartiene alla società pugliese. Si tratta dei portieri Frattali e Marfella, dei difensori Ciofani, Berra, Di Cesare, Sabbione, Perrotta, Corsinelli, dei centrocampisti Hamlili, Bianco (entrambi hanno rinnovato lo scorso febbraio fino al 2022), Schiavone, Scavone, Maita e Terrani, degli attaccanti Antenucci e Simeri che, peraltro, era precettato per prolungare (con conseguente ritocco sull’ingaggio) il rapporto oltre la scadenza attuale fissata al 2021.
Nella disponibilità del sodalizio di Strada Torrebella vanno annoverati anche il terzino sinistro Costa, il centrocampista Folorunsho e l’attaccante D’Ursi che appartengono al Napoli, ma sono legati al Bari da un prestito biennale, dunque anche per la prossima stagione. Così come torneranno i giovani Esposito e Nannini, l’esterno Kupisz, la punta Neglia ed il centrocampista Bolzoni, tutti ceduti ad altri club con la formula del prestito. Rientrerà pure l’attaccante Ferrari, il cui cartellino è del Napoli, ma anche lui legato ai galletti da un prestito biennale. Situazioni che portano il roster biancorosso a ben 25 effettivi. Un contesto che potrebbe rendere il Bari utilizzabile a qualsiasi evenienza sia per disputare un torneo di vertice se dovesse restare in C, oppure per affrontare la B con tranquillità.