Nel testo del nuovo dl stilato dal governo c’é anche una norma che dovrebbe servire a limitare i ricorsi in caso di interruzione
L’ultimo decreto legge messo a punto dal governo, il cosiddetto Dl rilancio, conferisce una maggiore autonomia allo sport italiano, gravamente colpito dall’emergenza coronavirus. Il testo, infatti, – come sottolineato dall’edizione odierna della Gazzetta dello Sport – amplia i poteri delle federazioni sportive e consente ad esse di mettersi al riparo dalla pioggia dagli eventuali ricorsi che potrebbero essere presentati dalle società penalizzate dai verdetti anticipati a causa del covid-19.
Ma non è tutto: questo strumento, infatti, garantisce anche autonomia decisionale in fatto di organizzazione dei campionati a venire. E proprio quest’ultima circostanza fa ancora ben sperare il Bari. Evitata la prospettiva sorteggio, i galletti ora sperano nell’adozione di un criterio diverso da quello della media punti per determinare la quarta promossa in B (questo calcolo favorisce il Carpi, seppur terzo nel Girone B). La Figc, infatti, al contrario dell’Assemblea di Lega Pro, appare maggiormente propensa a riprendere campionato o almeno a fare play off e in caso di riammmissioni o ripescaggi sarebbe chiamata a valutare anche altri parametri (come bacino d’utenza, spettatori, tradizione sportiva etc.) e non solo la media punti.
A tal proposito, la rosea ha interpellato Mattia Grassani, legale esperto di diritto sportivo (nonché difensore di fiducia della famiglia De Laurentiis ndr): “Siamo di fronte ad una norma di carattere eccezionale – ha detto – mai adottata prima nella storia dello sport italiano, con la quale di fatto vengono attribuite alla federcalcio amplissime prerogative ed il potere decisionale diretto, senza il preventivo parere del Coni. Ciò accelera le procedure e gli adempimenti per quanto riguarda annullamento, prosecuzione a conclusione dei campionati”.
Quella che qualcuno ha ribattezzato ‘Norma Gravina’, continua Grassani, è il “miglior provvedimento in questo momento non poteva essere adottato. Siamo di fronte a una vera e propria riforma dello sport concentrata in un solo articolo che conferisce tutela legislativa assoluta alle federazioni interessate dalle conseguenze del contagio, praticamente la totalità delle 44 riconosciute dal Coni. E per quanto attiene alla Figc, poi, essendo quella maggiormente interessata da iootesi di conflittualità immanenti, avremo un presidente federale molto più responsabilizzato ma anche con il governo al suo fianco, particolare non da poco”.
