Il criterio adottato per la quarta promozione fa discutere: Carpi sereno, Reggiana e Bari pronti alla battaglia legale

La quarta promozione in Serie B della vituperata stagione 2019-2020 di Serie C rischia di diventare un vero e proprio pomo della discordia. Chiesta la promozione delle capoliste dei tre gironi (Monza, Vicenza, Reggina) per via della stagione conclusa anticipatamente a causa dell’emergenza covid-19, l’Assemblea di Lega Pro ha votato per promuovere il Carpi secondo il criterio del merito sportivo. Un verdetto che deve ancora essere preso in esame dal Consiglio federale e che ha generato il malcontento di Bari e Reggiana.

Come riporta la Gazzetta dello Sport, al momento l’unica società tranquilla è proprio il Carpi, forte del criterio della media punti richiesto dalla Uefa (già adottato in Francia dove la Ligue 1 è finita anzitempo) attende fiducioso il Consiglio federale. La Reggiana, prima per quoziente punti e coefficiente di comparazione) vuole evitare la beffa e promette di dare battaglia.

Il Bari ha preso duramente posizione attraverso le parole di Luigi De Laurentiis, supportato da staff e squadra, bollando come inaccettabile il criterio della media punti: impossibile equiparare le 26 gare del Carpi (di cui 14 in casa) contro le 30 del Bari (di cui 16 in trasferta). Inoltre la società biancorossa intende puntare su una mancanza di unanimità e dei tanti astenuti durante la votazione, lasciando chiara l’intenzione di far ricorso contro le decisioni prese qualora necessario.