Il numero uno della Lega Pro fa il punto della situazione e indica i provvedimenti di cui necessita la Serie C per sopravvivere
Sono giorni frenetici per i vertici delle varie leghe professionistiche del calcio italiano. In ballo c’è il futuro di tante società, specialmente di Serie C, che a causa dello stop allo sport dettato dalla pandemia di covid-19 rischiano di sparire per sempre dal panorama del calcio a causa delle pesanti perdite subite.
In attesa di indicazioni precise dal Ministero dello Sport e dalla FIGC, il presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli, ha fatto il punto sulla situazione attuale della terza serie italiana intervenendo in collegamento su Instagram ai microfoni di TuttoC.com: “Il problema principale è rimettere in linea di galleggiamento le 60 società– ha detto -. Avevamo lavorato sulle regole, avevamo fatto grandi passi avanti e stavamo lavorando sulla sostenibilità economica, poi è arrivato questo virus a scombinare tutto. Bisogna immediatamente far ricorso ad ammortizzatori sociali come la cassa integrazione e poi avere della liquidità per reggere questo transito. Il rischio è che questo sistema sociale si possa sfaldare”.
E mentre prende quota la proposta di Galliani di nominare un advisor comune a tutte le leghe, il dialogo con il Ministro dello Sport continua: “Spadafora è perfettamente al corrente del fatto che abbiamo bisogno di interventi immediati. Con lui abbiamo lavorato fino a tarda notte per studiare un provvedimento che ci auguriamo vada in porto. Col decreto Cura Italia 2, previsto tra il 10 e il 13 aprile, dovremmo ottenere lo slittamento dei contributi, dei canoni per rateizzarli almeno fino a novembre. E poi come secondo provvedimento contiamo nel Salva Calcio, fondo che si potrebbe creare con l’1% delle scommesse sportive, dalla cassa deposito e prestiti e dalle risorse che sta cercando il presidente della FIGC Gravina”.