L’attaccante biancorosso analizza come l’epidemia potrebbe cambiare lo stile di vita ed il quotidiano in futuro.
Mirco Antenucci sa far gol anche con i pensieri e le parole. La sua idea sul momento attraversato da tutti gli italiani è un inno alla speranza. E forse ad apprezzare ciò che prima sembrava semplice routine. “L’epidemia da coronavirus – afferma il bomber del Bari rispondendo alle domande dei tifosi nell’ambito della rubrica “Ask to…” promossa sui canali ufficiali social della società – ci sta dando una dura lezione. Penso che quando tutto sarà finito, la percezione della vita cambierà. Magari rivaluteremo tante piccole cose che colpevolmente ritenevamo scontate come fare una passeggiata, mangiare un gelato o una pizza. Se verremo fuori presto da questo dramma, dovremo dimostrare di esserci meritati la nostra vita”.
Tra le cose a cui si era fatta l’abitudine che ora mancano c’è anche l’urlo del suo nome ad ogni gol segnato al San Nicola: “E’ un momento fantastico – racconta Antenucci – che esalta soprattutto noi attaccanti. Bari poi ti conferisce un’adrenalina speciale. Quando il pubblico grida il tuo nome dopo una rete senti di aver valorizzato al meglio il lavoro di una settimana”.