Il governo del calcio europeo ha rimandato ogni decisione circa la sospensione delle coppe europee e lo spostamento degli europei
Non sono servite neanche due riunioni per prendere la decisione che appariva più logica, ossia quella di fermare tutto: l’UEFA, organismo che controlla il calcio europeo, ha deciso di non sospendere le proprie competizioni almeno per ora, scegliendo di riaggiornarsi al 17 marzo.
Ciò vuol dire che le gare di Europa League previste giovedì 12 marzo si giocheranno lo stesso, nonostante ormai ci siano calciatori positivi in diversi campionati. Saltate Inter-Getafe e Siviglia-Roma, le restanti sei partite d’andata degli ottavi di finale verranno regolarmente disputate, quattro a porte chiuse, due a porte aperte.
Lo stesso non si può dire per gli ottavi di finale di ritorno di Champions League: il turno del 17 e 18 marzo non si giocherà, poiché sia la Juventus (che sarebbe stata impegnata contro il Lione a Torino), sia il Real Madrid (che invece doveva andare a Manchester per affrontare il City) non potranno scendere in campo poiché si trovano in quarantena. Non potrà giocare neanche il Napoli (che avrebbe dovuto affrontare il Barcellona al Camp Nou), vista l’interruzione dei collegamenti tra Italia e Spagna. L’unica partita che si giocherà sarà Bayern Monaco-Chelsea a porte chiuse.
Le sorti della stagione del calcio europeo dovrebbero conoscersi il 17 marzo, data in cui gli stakeholder esprimeranno il proprio orientamento circa il prosieguo delle coppe e sull’eventuale spostamento di Euro 2020.
In the light of ongoing developments in the spread of Covid-19, UEFA has invited various stakeholders to discuss European football’s response to the outbreak.
Discussions will include all domestic and European competitions, including UEFA EURO 2020.
Full statement: ?
— UEFA (@UEFA) March 12, 2020
La mamma degli imbecilli è sempre incinta.
Rinviare in tempi migliori non sarebbe stato un dramma.
I soldi sono niente, la vera ricchezza è la ” S A L U T E “.