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Barone: “Bari, ci vuole mentalità operaia. Antenucci e Vivarini i fattori in più”

Il giornalista di Sky Sport ha parlato del tecnico e della stagione dei biancorossi

Grande esperto di Serie B, categoria nella quale aspira ad essere promosso il Bari, il giornalista di Sky Sport Daniele Barone è intervenuto sulle frequenze di Passione Bari su Radio Selene per commentare la stagione dei biancorossi.  “Il record di risultati positivi mi fa piacere a livello affettivo e personale per Vincenzo Vivarini che aveva bisogno di un bel rilancio in una piazza importante come Bari. Credo che stia raccogliendo quanto seminato negli anni. Al netto del mio rapporto di amicizia con lui ho sempre sostenuto che sia un allenatore molto preparato. Lo è sotto il profilo tattico, nel gruppo e nei rapporti. Ha a disposizione una squadra importante, ma una rosa simile aveva faticato anche con l’alleantore precedente”.

Sebbene non sia riuscito ad avvicinarsi moltissimo alla Reggina, Barone ritiene positivo il lavoro svolto dal tecnico: “Il marchio di Vivarini su questo Bari si vede. Non so se questo può essere sufficiente per raggiungere la Reggina, ma la striscia record mi sembra una buona cosa. La mentalità della squadra? Direi che può diventare ancora più operaia, Vincenzo si è calato perfettamente nella realtà di questo girone di Serie C. Conosce perfettamente i suoi ragazzi e ha capito che da questo momento con 9 partite ancora da giocare occorre badare al sodo”.

Sposando il ragionamento di Vivarini precedente alla sfida vinta con l’Avellino, Barone ha consigliato al Bari un atteggiamento più pratico e meno lezioso: “Bisogna dimenticarsi di chiamarsi Bari anche se quella è un’etichetta che può contare. Occorre andare in campo e giocare con lo spirito di chi, al netto delle frasi fatte, può provare a vincerle tutte e farlo il più possibile. La Reggina, al netto della battuta d’arresto di ieri, resta il grande favorito per la promozione in B. Questo Bari deve avere la consapevolezza di giocarsela fino all’ultimo senza rimpianti. Lui ha saputo leggere il campionato e questo è un merito”.

Ultima domanda riguardante la gestione del gruppo in vista dei playoff: “Leggevo un titolo questa mattina sulla Gazzetta dello Sport che spiegava come Antonio Conte dovesse essere ancora più martello del solito perché la sua Inter è chiamata a inseguire. Ecco, ora Vivarini deve essere più martello che mai. Antenucci è un nome che va sottolineato, si è rimesso in gioco a Bari e i gol e i numeri lo testimoniano. Merito a lui che ha capito che può fare ancora la differenza. Vivarini e Antenucci per me sono i fattori in più di questo Bari”.

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