I biancorossi hanno un rendimento esterno eccezionale, ma per il salto di qualità nel ritorno bisognerà accelerare al San Nicola.
Il girone d’andata si è concluso ed il Bari accampa tutti i suoi rimpianti per non aver dato di più proprio nel suo stadio. In quel San Nicola che sta dando lustro all’intera Lega Pro con un’affluenza di categoria superiore. Tuttavia, i biancorossi tra le mura amiche non vantano uno score da big. Appena 16 i punti conquistati, frutto di quattro vittorie ed altrettanti pareggi, mentre una è stata la sconfitta. Un bottino che vale soltanto il decimo posto nella graduatoria relativa ai punti conquistati in casa. In tal senso, inarrivabile è la Reggina a quota 27 con un percorso netto di nove successi in altrettanti incontri. Ma meglio del Bari hanno fatto pure Potenza (23), Catanzaro (22), Monopoli e Catania (21), Teramo e Viterbese (19), Vibonese (18) e Casertana (17).
Tutta un’altra musica in trasferta: nei loro viaggi, i biancorossi si sono letteralmente esaltati comandando la classifica di tale fondamentale con addirittura 23 punti. Addirittura sette sono stati i blitz, a spese di Sicula Leonzio, Rieti, Picerno, Bisceglie, Paganese, Rende e Casertana, con due pareggi (ad Avellino e Catania) ed una sola sconfitta (a Francavilla). Persino la Reggina capolista ha raccolto meno dei galletti, fermandosi a 22 punti. Per una disperata rincorsa ai calabresi (avanti di dieci lunghezze nella classifica generale) bisognerà quindi mantenere la media dell’andata in trasferta ed equiparare a tale standard il raccolto interno.