Continua l’accesa protesta del presidente della Lega Pro riguardo alla discussione con il Ministero dell’Economia. Nel pomeriggio atteso l’incontro tra Gravina e Gualtieri
“I Sioux usavano i segnali di fumo, noi ne abbiamo avuti già troppi. Non siamo incoscienti. Rispettiamo, abbiamo apprezzato e apprezziamo, ma ora abbiamo bisogno di gesti concreti”. Queste le parole del presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli, questa mattina commentando la decisione della sua componente di indire uno sciopero della Serie C per l’ultimo turno del 2019 previsto nel weekend del 21 e 22 dicembre prossimi.
Ripreso dall’Ansa, il presidente della Lega Pro ha aggiunto che “ci sono tre provvedimenti (che il governo può decidere di utilizzare, ndr): l’assestamento di bilancio entro venerdì, il milleproroghe entro fine dicembre, infine quello sull’Ilva che è a carattere fiscale e quindi è un vettore che ci sta. O è così o mi dispiace ma sabato e domenica non si gioca. Questa nostra decisione vale fino al 12 gennaio, poi dobbiamo discutere su cosa fare dopo”.
Intanto si è in attesa dell’incontro di questo pomeriggio tra il presidente della Figc Gabriele Gravina e il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri per discutere delle richieste di defiscalizzazione per i club. In questa discussione la Lega Pro “ha posto un problema serissimo ed è la prima volta che succede una cosa del genere. – ha concluso Ghirelli al termine del Consiglio federale della Figc- La responsabilità è mia con il pieno consenso di tutti i presidenti”.
Vogliono sempre soldi. Non giocassero più, basta con questo calcio magna magna
C personagg