Il presidente della Lega Pro resta saldo sulle sue posizioni: “Al momento siamo per il no”. Decisivo l’incontro con il ministro Gualtieri per sbloccare lo stallo.
“Non è cambiato niente: siamo per il no”. Anche nella tarda serata di martedì, Francesco Ghirelli non fa passi indietro. Il “no” del presidente della Lega Pro sta per il non disputare il weekend del 21-22 dicembre, valido per la prima giornata di ritorno del campionato di serie C. Il dirigente umbro insiste sulla volontà di ottenere la defiscalizzazione della Lega e senza cenni in tal senso, confermerà lo sciopero proclamato per il prossimo weekend. “Non è un mio capriccio, non è che Ghirelli si ferma perché è Natale“, ha affermato il capo della C. “Qui c’è in ballo il futuro di una Lega che forma giovani e rappresenta 60 città italiane, tra metropoli come Bari e realtà simbolo di belle storie di sport. I nostri club devono poter programmare la realizzazione di impianti o investimenti sui vivai”.
Quindi, ecco la posizione sullo sciopero. “Non è uno scherzo”, ribadisce. “Il momento è cruciale perché ci sono almeno tre finestre sul altri temi nei quali si possono inserire proposte di Governo sulla nostra Lega. Occorrono fatti, non parole. Se ne vedremo, ma ne dubito, allora saremo pronti a valutare il da farsi. In caso contrario, ci fermiamo senza dubbio”. La situazione si definirà a stretto giro, ovvero nell’incontro programmato per mercoledì tra i vertici della Lega Pro ed il ministro delle finanze e dell’economia, Roberto Gualtieri. Qualora la fumata fosse nera, il campionato andrebbe in anticipo in vacanza per poi riprendere il 12 gennaio: da stabilire se si ricomincerà con la prima giornata di ritorno che vede il Bari impegnato in casa con la Sicula Leonzio (match calendarizzato per il 22 alle 15) o con la seconda (Viterbese-Bari in programma il 12 alle 15) rimandando il primo turno a data da destinarsi.
