Il capitano dei biancorossi analizza la gara pareggiata al San Nicola nell’ultimo turno di campionato. Un pareggio che ha il sapore della sconfitta ma dal quale bisogna riprendersi al più presto
Un pareggio che equivale a una sconfitta. Sono tutti d’accordo in casa Bari dopo il pareggio rimediato contro il Teramo a tempo ormai scaduto. “Purtroppo succede: fai la partita e non riesci a chiuderla. Questo è il calcio. Ma c’è grande rammarico perché nei primi venti minuti del secondo tempo potevamo chiuderla. Poi però è arrivato il gol del Teramo: non ci ho dormito tutta la notte, sono innervosito”. Valerio Di Cesare ai microfoni di RadioBari racconta tutta la sua rabbia per un risultato che allontana ancora di più il Bari dalla vetta della classifica.
Eppure, nonostante la pioggia e il vento e nonostante il campo pesante, è stato un Bari che ha giocato bene la sua gara: “Abbiamo affrontato una squadra importante concedendo il primo tiro all’ottantesimo. – continua Di Cesare – Io ieri ho visto un Bari che giocava a calcio, che pressava alto, ma non un calo fisico”. Resta però il fatto che adesso la Reggina si trova a ben dieci punti di distanza: “Sono tanti però penso sia inutile guardare la Reggina, veniamo da un cambio di allenatore, abbiamo avuto dei problemi prima, e adesso abbiamo fatto undici risultati utili consecutivi. – spiega – Sono fiducioso, vedo un Bari che ha un gioco e un’identità. Sembra che si stia facendo male perché la Reggina non si ferma mai. Ma il nostro obiettivo resta quello di arrivare primi il 26 aprile. Se non ci dovessimo riuscire penseremo al secondo posto, d’altronde i campionati si vincono anche ai play-off. Col Parma, per esempio , eravamo partiti dagli ottavi e abbiamo vinto”.
Il Bari paga anche lo scotto di aver iniziato la stagione zoppicando: “Contro la Viterbese c’era un altro allenatore, col Monopoli il mister era arrivato da un giorno. Il mio più grande rammarico è con la Vibonese: quelli sono stati due punti persi. Ma nell’arco di un campionato, di quaranta partite, ci può stare pareggiarne un paio in casa”. Intanto mister Vivarini sta fortemente puntando sul nuovo modulo con la difesa a quattro e il trequartista: “A noi difensori non cambia molto – conclude Di Cesare – Con questo modulo possiamo sfruttare meglio le caratteristiche degli attaccanti. Non dobbiamo nasconderci, l’obiettivo è vincere il campionato in un modo o nell’altro. Tutti son venuti qua per riportare il Bari in Serie B”.
Sfumata, almeno per il momento, la possibilità di agganciare la Reggina, il Bari ora deve andare alla ricerca della seconda posizione: “Nessuno parla della Ternana che è una squadra forte. Noi dobbiamo vincerle tutte, anche la prossima col Rende, che è ultima in classifica, e vi assicuro che sarà una partita difficile”.
Giocatori con forte temperamento e carattere in campo come dimostra ” attivamente”Valerio Di Cesare,a dire il vero,ce ne sono pochi in squadra.
Lui si che ci tiene tanto a vincere.
Il Bari va rinforzato con giocatori che hanno la giusta mentalità della categoria.
Nulla è incolmabile nella vita,l’importante è crederci ed essere tutti uniti e compatti. “Ci vogliono uomini veri.”
Seguo il Bari da 50 anni,e ricordo le (poche) favolose rimonte del Bari che ci hanno portato alla conquista finale…o quasi.
Forza Bari per sempre!
Allora aprite gli occhi in difesa
Antonio Kovacic Manzari
Francesco Manzari
SO PUUNT KE S PAAGHN…..
Con la differenza che voi prendete bei soldi ed alla fine andate a giocare altrove, mentre noi paghiamo per soffrire
Manca la mentalità della grande squadra.
E non è certo Vivarini la persona giusta.
Troppa mediocrità. Forse esagerata…
Nn abbiamo una squadra da primo posto dobbiamo vedere se arriviamo almeno terzi a gennaio via molti Floriano folorunsho Ferrari costa