I calciatori del club laziale, senza pagamento degli stipendi non scenderanno in campo contro i calabresi: al loro posto la formazione giovanile
Situazione surreale in casa Rieti dove i calciatori della prima squadra sono in stato di sciopero per il mancato pagamento degli stipendi (alcuni di loro non ricevono lo stipendio dal mese di giugno) e non scenderanno in campo nel match di domenica 17 novembre contro la capolista Reggina.
Una presa di posizione forte, supportata con decisione dall’Assocalciatori, arrivata dopo la messa in mora e la proclamazione dello stato di agitazione, mosse che però non hanno sortito effetto poiché la società che fa ora capo a Italdiesel non ha adempiuto ai propri obblighi.
Contrariamente a quanto si era ipotizzato in un primo momento la gara non verrà persa a 0-3 a tavolino poiché il club laziale farà giocare la propria formazione Berretti. Come se non bastasse la partita sarà disputata a porte chiuse come disposto da una nota ufficiale della questura di Rieti.