L’ex centrocampista degli anni ’70 ricorda il duello con i campani che decise il campionato di C 1976-77
Paganese-Bari 1-0 del 17 aprile 1977 è l’unico precedente in campionato giocato tra i campani ed i biancorossi che si ritroveranno domani, ancora in serie C. In quel torneo, i galletti conquistarono la promozione in serie B, ma fu proprio la Paganese a contendere il primato fino alle ultime battute della stagione. La Gazzetta del Mezzogiorno ripercorre quel duello intervistando Arduino Sigarini (185 presenze e 24 gol dal 1972 al ’78 con i galletti), il capitano di quel Bari. “Paganese-Bari – racconta Sigarini – fu una delle partite che restano più impresse nella mia memoria. I campani furono la rivelazione di quel campionato: arrivammo allo scontro diretto con un buon vantaggio, ma rimediammo una sconfitta che in quel momento avrebbe potuto mettere a rischio l’esito del torneo. Riuscimmo, però, a reagire, blindando la serie B. A Pagani trovammo un ambientino niente male. Lo stadio era strapieno, il loro allenatore era Gennaro Rambone che sapeva caricare a dovere le sue squadre. Negli spogliatoi, un paio di energumeni ci spinsero per intimidirci. Rispetto ad allora, le cose magari saranno cambiate, ma il Bari dovrà tenere i nervi saldi domenica: certe partite si vincono con carattere e nervi saldi”.
Sigarini si esprime sul Bari attuale: “Purtroppo in serie C trovi grandi piazze, avversari forti e vince solo una squadra. La Reggina sta disputando una stagione incredibile, ma non è impossibile rimontarle otto lunghezze. Se il Bari non dovesse arrivare primo, peraltro, ha comunque le carte in regola per salire attraverso i play off. Serve, però, l’appoggio della piazza: nessun’altra compagine di C possiede un pubblico così meraviglioso. E’ un’arma che va sfruttata al meglio. Magari verrò anch’io nel frangente cruciale della stagione. A Bari ho esordito in B, è nato mio figlio, ho stretto legami indissolubili. Il Borgo Antico, i negozi in Via Sparano sono sempre nel mio cuore”.