L’ex direttore sportivo vanta un trascorso pure con i campani, avversari dei galletti domenica prossima.
Un doppio ex di lusso per Paganese-Bari. La Gazzetta del Mezzogiorno ha intervistato Guido Angelozzi (direttore dell’area tecnica dello Spezia) che è stato direttore sportivo biancorosso dal 2010 al 2014, ma anche calciatore dei campani nel 1975-76. “A Bari – afferma il manager catanese – mi sono trovato in una congiuntura particolare, ma avrei voluto chiudere il mio percorso riportando la squadra in A. Resta l’enorme soddisfazione di aver vissuto il tutto esaurito al San Nicola. I De Laurentiis sono imprenditori illuminati e hanno intuito le potenzialità di una piazza del genere. Con loro, il Bari presto tornerà in alto. La mia esperienza a Pagani resta molto significativa perché fu la prima lontano da casa. Vincemmo il campionato di serie D e sbarcammo in C. Da centrocampista, segnai una dozzina di reti. Veniva sempre tanta gente allo stadio: sarà così anche domenica perché per tante compagini di Lega Pro il Bari rappresenta un evento unico”.
Angelozzi analizza pure l’andamento dei galletti in campionato: “Non mi aspettavo un distacco così importante dalla Reggina perché il Bari ha una squadra composta da elementi che starebbero benissimo in B. Ma i giochi non sono chiusi: otto punti in questa fase del campionato sono relativi. Una cosa è certa: il girone C è il più difficile. Basti pensare a squadre come Catania, Ternana e Catanzaro, oltre Reggina e Bari. Io, però, sono convinto che i biancorossi lotteranno per la promozione diretta. Awua? Lo seguiamo perché è di proprietà dello Spezia ed ha grande prospettiva. A fine stagione ragioneremo con il Bari sul da farsi”.