Gli ex riferimenti della Curva Nord, sotto processo dal 2012, sono stati giudicati innocenti poichè il fatto non sussiste.

I tre ex capi Ultras del Bari, Alberto Savarese (conosciuto come “Il Parigino”) Roberto Sblendorio e Raffaele Loiacono (per tutti Lello “Panocchia”), accusati di violenza privata aggravata, sono stati assolti «perché il fatto non sussiste» al termine di uno dei filoni principali dei processi baresi legati al calcio scommesse. La sentenza di primo grado risale al giugno scorso. Ebbene, dopo il deposito delle motivazioni, non è seguita l’impugnazione della Procura della Repubblica di Bari: pertanto, le assoluzioni sono diventate definitive.

I tre imputati, difesi dall’avvocato Gaetano Sassanelli, erano accusati di aver minacciato alcuni calciatori del Bari per indurli a perdere due partite del campionato di serie A 2010-2011 (Cesena-Bari del 17 aprile 2011, finita 1-0, e Bari-Sampdoria del 24 aprile 2011, finita 0-1: match che segnò la retrocessione matematica dei galletti in serie B) per lucrare attraverso le scommesse. Per tale ragione, i tre tifosi furono arrestati il 10 maggio 2012 e sottoposti a misura cautelare, prima in carcere e poi ai domiciliari, fino ad agosto 2012. Il processo di primo grado è poi iniziato nel luglio 2013 e si è concluso dopo oltre sei anni.

«Finalmente è stata messa definitivamente la parola fine ad una delle pagine più brutte del calcio a Bari“, hanno dichiarato all’unisono Sblendorio, Savarese e Loiacono. “Si chiude una vicenda che ci vedeva accusati della peggiore delle colpe per un uomo: il tradimento! Ci accusavano di aver tradito il nostro credo, il nostro essere, il nostro gruppo, la nostra maglia, la nostra città: in poche parole la nostra anima. Ciascuno di noi ha visto distrutta la propria vita: uno di noi ha perso il posto di lavoro, un altro ha avuto problemi gravissimi nell’azienda nella quale lavorava, un altro ancora ha rasentato la depressione» Nonostante tutto, abbiamo sempre avuto la massima fiducia nel lavoro della magistratura e del nostro legale, Gaetano Sassanelli. Grazie a chi ha sempre creduto in noi: l’incubo è finito».

Credits Foto Facebook Alberto Parigino