Il tecnico dei galletti ha parlato al termine della sfida pareggiata in casa contro i calabresi senza nascondere il rammarico per il risultato

Vincenzo Vivarini non può essere soddisfatto dopo il triplice fischio di Bari-Vibonese. L’allenatore dei galletti, intervenuto in conferenza stampa nel post-partita, ha commentato così il risultato dei suoi: “La Vibonese aveva le caratteristiche per poterci mettere in difficoltà e così è stato – ha detto -. Siamo partiti bene al di là del gol, poi loro hanno preso piede e sono stati bravi a sfruttare il loro gioco mettendoci sulle gambe. Noi dovevamo gestire meglio la palla ma potevamo sfruttare molto meglio delle situazioni che abbiamo creato. Gli ultimi venti minuti però c’è stata un’aggressività e un’applicazione diversa, la linea difensiva si è alzata. Ho visto cose che dovevamo fare per tutta la partita”.

Sulla prestazione dei galletti hanno pesato alcune assenze importanti ma Vivarini non cerca alibi: “Dovrei parlare delle difficoltà che avevamo oggi ma è meglio non farlo. Folorunsho ha messo fisicità e volontà ma oggi c’era tanto bisogno di qualità. È un ragazzo giovane che deve crescere. Terrani e Corsinelli mi hanno dato quell’aggressività e quello spirito di squadra che voglio sempre, dobbiamo essere bravi a dominare con la squadra pronta alla battaglia. Invece abbiamo sempre quell’atteggiamento di attesa che non va bene. E oggi la Vibonese ti spostava, ti aggrediva mentre noi eravamo blandi nelle cose che dovevamo fare.
La Vibonese ha alzato il baricentro aumentando l’aggressione della palla. Ho un po’ di rabbia e rammarico perché potevamo fare qualcosa di più. Questa è una squadra a cui piace gestire, l’ha fatto anche contro il Catanzaro, invece deve imporre il proprio gioco, correndo e aggredendo. Oggi c’erano tutti i presupposti per farlo”.

Una delle note positive è il goal di Giovanni Terrani, subentrato nella ripresa e alla sua prima marcatura in biancorosso: “Avevo parlato prima della partita con lui, credo che abbia qualità tecniche ottime. E se tira fuori la personalità diventerà un altro giocatore. E così vale anche per gli altri, se uno ha qualcosa da tirar fuori deve farlo, non si può gestire. Dobbiamo essere bravi a ritrovare quello spirito che avevamo nelle prime partite”.