Forte di un goal e di un rigore procurato nell’ultima partita giocata dai galletti, il centravanti argentino si candida a una maglia da titolare per il big match contro la Reggina
Franco Ferrari ha dovuto aspettare la terza uscita in campionato per accendere i riflettori su di sé. L’attaccante argentino con origini italiane, domenica scorsa a Rieti è salito in cattedra entrando in campo con i suoi in svantaggio e meno di mezz’ora di gioco a disposizione. Il suo impatto sulla gara è stato forte poiché ha realizzato la rete del momentaneo 1-1 e procurato il calcio di rigore poi trasformato da Antenucci, che ha consentito al Bari di tornare a casa con tre punti.
La Gazzetta dello Sport oggi in edicola ne sottolinea la fame agonistica ripercorrendo la sua storia. Una storia iniziata a Rosario e proseguita in Italia dove si è fatto largo nelle serie minori giocando a Scandicci, Montecatini e Castelfiorentino, fino alla chiamata del Genoa. Tuttocuoio, Pistoiese, poi la parentesi negativ di Brescia e l’exploit di Piacenza che gli è valso la chiamata dei De Laurentiis. Quattro anni di contratto, due in prestito al Bari.
Con i galletti Ferrari ha la possibilità di mettere a frutto la sua fame di goal e la sua voglia di arrivare. Dopo le prime uscite in cui era apparso ancora compassato e lontano dalla migliore forma, ora il centravanti si candida a far coppia con Mirco Antenucci, già dalla partita di lunedì sera contro la Reggina.