Valerio Di Cesare e Mirco Antenucci si sono ritrovati a Bari con una missione: vincere il campionato di serie C. Il difensore sarà il capitano.
“Nel segno della continuità”. Così il Bari celebra Di Cesare che è diventato un simbolo della squadra allenata dal mister Giovanni Cornacchini. Nell’esordio in Coppa Italia, contro la Paganese, non ha convito i tifosi probabilmente a causa della scarsa condizione fisica e della intesa ancora da trovare con i compagni di reparto: ha giocato una gara senza grandi sbavature fino al goal del 2-2 della Paganese, quando anticipa Frattali e consente ad Alberti di far goal a porta vuota.
Anche per T0tò Lopez, centrocampista del Bari dal 1971 al 1973 e poi di nuovo dal 1983 al 1985, è intervenuto sulle pagine de La Gazzetta dello Sport, intervistato a proposito delle figure che possono ritagliarsi un ruolo da leader nello spogliatoio del Bari: “L’anno scorso credevo potesse esserlo Brienza – ha detto -. Gran giocatore ma con una personalità non proprio da leader. L’ideale sarebbe contare su un leader nel vivo del gioco ma va benissimo anche Valerio Di Cesare. Ha credibilità, mi dicono che sia molto incisivo nelle dinamiche dello spogliatoio, che si faccia sentire. Non a caso è il capitano. Pare che sia stato determinante nello stimolare alcuni suoi ex compagni a raggiungerlo a Bari”.
Forza Valerione