Il presidente della Lega Pro riapre il dibattito sul pubblico negli stadi e le conseguenze economiche del giocare a porte chiuse
“La preoccupazione è forte, in particolare, per la tenuta economico-finanziaria dei club e col passare del tempo si può arrivare al collasso. Abbiamo seguito tutte le procedure per garantire la sicurezza e la nostra attenzione per la salute non è mai venuta meno né è mai stata messa in discussione”. Così il presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli ha aperto l’Assemblea di Lega, svoltasi in videoconferenza, e che è stata l’occasione per aggiornare i presidenti sull’attuale situazione.
“Nei giorni scorsi, – ha detto Ghirelli – con il supporto del Comitato 4.0, che è diventato un soggetto politico ascoltato e di confronto, abbiamo scritto ai ministri Spadafora e Speranza e al presidente Bonaccini. La nostra richiesta, che unisce quella di altri sport presenti nel Comitato è: o si va verso una riapertura graduale degli stadi, nel rispetto della salute, o è necessario intervenire tempestivamente a livello finanziario sullo sport perché altrimenti si arriva al crac”.
Per l’occasione è stato votato, con un solo voto contrario, l’accordo con l’Assocalciatori riguardo all’utilizzo dei giovani in Lega Pro e le regole riguardo le liste delle rose. La ripartizione della mutualità generale è di supporto, in particolare, all’attività per lo sviluppo dei settori giovanili, alla formazione e utilizzo giocatori convocabili dalle Nazionali e Rappresentative e di sostegno per investimenti sugli impianti sportivi. È previsto, inoltre, un contributo per i risultati del settore giovanile. È stata approvata, infine, la modifica al regolamento del minutaggio dei giovani per la stagione 2020-2021, che prevede la suddivisione delle risorse per gironi.
“Sono orgoglioso di essere il Presidente della C – ha concluso Ghirelli– è stato un dibattito serio anche sui temi di differenziazione, condotto con stile e ascolto reciproco. Siamo veramente il calcio che fa bene al Paese”.