L’ex centrocampista è stato un pilastro dei galletti a cavallo tra gli anni 80′ e 90′, ma il suo trampolino è stata la maglia biancoverde.
Angelo Terracenere con la maglia del Bari (256 presenze e due reti dal 1985 al ’93) ha sfidato fior di campioni: in otto campionati vissuti con in biancorosso, è stato protagonista pure di tre tornei in serie A Ma per arrivare ai massimi livelli, Terracenere (56 anni, nato a Molfetta) è passato anche dalla dura gavetta. Che nel suo caso corrisponde ad un biennio con il Monopoli (dal 1983 all’85, con 63 gettoni), costellato da una promozione dalla C2 alla C1. Un’esperienza che lo colloca tra doppi ex di lusso del super derby in programma domenica al “Veneziani”. “E’ un match che mi tocca da vicino, all’andata ero presente al San Nicola“, ha dichiarato alla Gazzetta del Mezzogiorno. “Il Bari è la squadra della mia vita, il club che mi ha permesso di essere un calciatore di serie A. Il Monopoli, però, è stato l’ideale biglietto da visita per tornare da protagonista in biancorosso. Non posso dire che il cuore sia diviso perché pende dal lato barese, ma alla casacca biancoverde sono rimasto legato. Ma giocare a Bari è speciale: il pubblico biancorosso è unico. Il posto del Bari è in serie A e quell’atmosfera colma di adrenalina a me infondeva una carica unica”.
“Il Bari a mio avviso è la formazione più forte del girone”, continua Terracenere. “E poi mi ha meravigliato Vivarini: l’allenatore abruzzese ha cambiato radicalmente il volto dei galletti che ora sono squadra a 360 gradi. Mi auguro che possa restare a lungo al Bari: ha le qualità per scalare le categorie in biancorosso. Il derby di domenica sarà decisivo? Ci sono ancora molte partite. Il Bari non deve guardare gli altri, ma badare al suo cammino. Poco importa se i galletti hanno tanti scontri diretti in trasferta. Una squadra vera non si fa condizionare né dal campo, né da eventuali ambienti ostili”.
